Sono diciannove le nuove opere realizzate quest'anno in occasione della sesta edizione della kermesse "Beaufort, Art Triennial by the Sea". Disposte lungo 65 chilometri di costa belga, danno vita a un itinerario artistico a diretto contatto con la dimensione marina.
Kader Attia, Nina Beier, Guillaume Bijl, Simon Dybbroe Møller, Jos de Gruyter & Harald Thys, Edith Dekyndt, Stief DeSmet, Jason Dodge, Anne Duk Hee Jordan, Jean-François Fourtou, Ryan Gander, Iman Issa, Basim Magdy, Katja Novitskova, Rotor, Frederik Van Simaey, Leon Vranken, Xu Zhen: sono loro i 18 protagonisti della kermesse Beaufort, Art Triennial by the Sea. Giunto alla sesta edizione, l’evento si basa su una “speciale combinazione” tra arte contemporanea e dimensione marina, resa possibile dalla presenza di artisti belgi e internazionali invitati a misurarsi con lo spazio pubblico costiero affacciato sul Mare del Nord.
Curato Heidi Ballet, per un intero semestre – dal 30 marzo al 30 settembre 2018 – l’evento accende infatti i riflettori su 65 chilometri di costa belga: a ciascuno degli autori selezionati viene assegnato uno specifico tratto e, complessivamente inteso, l’arco costiero diviene “un enorme teatro dell’arte a cielo aperto, dove il mare gioca spesso il ruolo principale“. Complessivamente, in occasione di Beaufort 2018, i visitatori potranno ammirare 19 nuove opere; questi lavori andranno a sommarsi agli interventi realizzati nelle passate edizioni, diventati nel frattempo “emblemi della costa”: è il caso degli ormai caratteristici Red Rock Strangers di Arne Quinze, collocati sul lungomare di Ostenda.
Lanciato nel 2003, Beaufort ha una frequenza triennale e attraverso il coinvolgimento degli artisti intende stimolare una riflessione sul sempre più mutevole rapporto tra uomo e Natura. Questo filone di ricerca ha accompagnato gli autori selezionati anche in questa nuova edizione, mentre sul fronte curatoriale la preferenza è andata a partecipanti provenienti da territori con affaccio diretto sul mare.
Alla supremazia di quest’ultimo, infatti, l’evento intende rendere da sempre un ideale omaggio.
Tra i temi sottoposti quest’anno all’attenzione degli artisti rientra un’analisi del ruolo dei monumenti permanenti. In che modo danno significato a un luogo? Come vengono interpretati dai residenti locali? Abbiamo bisogno di nuovi monumenti? Se sì, in quale modo possono restituire la visione della nostra età?
Domande aperte, alle quali un itinerario alla scoperta delle nuove opere potrà offrire possibili risposte.
[Immagine in apertura: Nina Beier – Men (Nieuwpoort) © Westtoer, Jimmy Kets]