Ci sono anche dieci dipinti di Monet, tra cui una delle celeberrimi versioni della Cattedrale di Rouen, tra le oltre sessanta opere concesse dal museo parigino per la mostra-evento al via ad Adelaide. Per la prima volta nella storia, una parte sostanziosa della collezione impressionista francese sbarca nell'emisfero australe.
Con la mostra Colours of Impressionism: Masterpieces from the Musée d’Orsay, l’Art Gallery of South Australia di Adelaide accoglie in esclusiva oltre 65 capolavori impressionisti.
Ponendo l’accento sul tema del colore, individuato come “forza guida” capace di orientare l’evoluzione del più importante movimento artistico dell’Ottocento, la mostra affianca opere di grandi autori provenienti dalla prestigiosa collezione museale parigina. Dalla Francia all’Australia, questa selezione di lavori permetteranno di individuare quanto il colore abbia rappresentato “il vero cuore della rivoluzione impressionista“.
Curata dal team formato da Marine Kisiel e Paul Perrin, la rassegna intende offrire ai visitatori l’opportunità di esplorare infatti il radicale e liberatorio uso del colore di un’intera generazione di pittori, a partire da un’opera cardine.
Uno dei punti salienti del percorso espositivo è La Pie (The Magpie, nell’immagine in apertura), l’olio su tela dipinto da Claude Monet tra il 1868 e il 1869, che costituisce uno dei primissimi esempi di opera realizzata en plein air. Rifiutato all’annuale mostra d’arte del Salon, nel 1869, questo lavoro presenta una tavolozza inedita per l’epoca, contraddistinta da sorprendenti colori chiari e da toni luminosi.
Accanto a questa significativa testimonianza dell’innovazione cromatica portata avanti dagli artisti impressionisti si affiancano dipinti altrettanto celebri, eseguiti tra gli altri da Renoir, Manet, Morisot, Pissarro e Cézanne.
Un autentico caleidoscopio di varietà cromatiche accompagna la visita: dai toni scuri dei dipinti di Manet, alle tonalità verde e blu della campagna francese “immortalata” da Cézanne, Monet e Pissarro; dai pigmenti rosati delle figure femminili di Renoir e Morisot fino all’affermarsi, proprio grazie agli impressionisti, del colore come elemento centrale, in grado di produrre un “radicale rimodellamento” della pittura tradizionale.
Aperta fino al 29 luglio, Colours of Impressionism: Masterpieces from the Musée d’Orsay costituisce un evento culturale di grande rilievo per l’Australia. A sottolinearlo è stato anche Jay Weatherill, Premier in carica fino a pochi giorni fa, sottolineando come si tratti di una circostanza senza precedenti: per la prima volta, una così ampia e significativa selezione del museo francese viene presentata nell’emisfero australe.