In Cina una libreria aperta da meno di un anno prova a collocare al centro dello spazio il lettore, sollecitandolo con una molteplicità di esperienze spaziali. Obiettivo? Favorire una permanenza prolungata e incoraggiare un approccio alternativo all'acquisto tradizionale.
Con oltre 14 milioni di abitanti e una storia antichissima, la città di Chengdu è una delle destinazioni in ascesa della sterminata Cina. Situata nella zona sud-ovest del Paese, la metropoli contemporanea è custode delle proprie memorie, di cui giardini e case da tè offrono una preziosa testimonianza, pur essendo fieramente proiettata verso il futuro.
Evocando una gamma di atmosfere del passato, una nuova libreria aperta in città dalla catena Zhongshuge, all’interno del centro commerciale Yintai, prova a collocare al centro dello spazio il lettore, proponendogli una vasta gamma di atmosfere, anche divergenti tra loro.
Con un’estensione di mille metri quadrati, il bookshop Chengdu Zhongshuge, progettato da Li Xiang, Liu Huan e Fan Chen e ultimato nel maggio 2017, raccoglie infatti una molteplicità di “paesaggi interni”. Frequenti cambi di registro, enfatizzati da variazioni nella sfera dei materiali, delle finiture e delle soluzioni illuminotecniche, garantiscono ai clienti di tutte le età un’esperienza di carattere non solo commerciale.
Alla sobrietà che contraddistingue la sala lettura, avvolta tra robuste librerie fissate alle pareti di mattoni rossi e aperta sulla città grazie a generose vetrate, si accompagna l’indole giocosa e spensierata della zona destinata ai piccoli lettori. In quest’area è possibile divertirsi scorgendo adorabili panda che si nascondono tra i volumi oppure muoversi, zigzagando, tra una “foresta” di graziosi funghi, il cui cappello rosso viene riflesso nella copertura specchiante.
Se tutto questo non fosse ancora sufficiente, il suggerimento è recarsi alla sala conferenze, la cui struttura terrazzata, anch’essa raddoppiata attraverso il rivestimento a specchio del soffitto, è scenograficamente aperta sul paesaggio esterno: difficilmente può lasciare indifferenti alla tentazione di scegliere un posto e mettersi a leggere!