Fino al primo luglio prossimo, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia sono eccezionalmente esposte le due versioni de "La Presentazione di Gesù al Tempio" eseguite da Giovanni Bellini e da Andrea Mantegna. Un'occasione per cogliere peculiarità tecniche ed estetiche nella trattazione del medesimo soggetto iconografico, da parte dei due Maestri.
Con Bellini / Mantegna – Capolavori a confronto, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia attiva un avvincente dialogo tra due dei maggiori esponenti della pittura rinascimentale italiana.
Legati da affinità artistiche e dal destino familiare – divennero infatti cognati, perché Mantegna sposò la sorella di Giovanni Bellini – dal prossimo 21 marzo i due autori vengono analizzati insieme in occasione di un progetto espositivo calato su uno specifico soggetto iconografico. Nella sede espositiva della città lagunare, infatti, saranno eccezionalmente visibili a distanza ridotta le Presentazioni di Gesù al Tempio dei due Maestri rinascimentali.
Reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia e la Gemäldegalerie di Berlino, con la consulenza scientifica della National Gallery di Londra, l’incontro senza precedenti, almeno in tempi moderni, tra la tempera su tela del Mantegna custodita appunto a Berlino, eseguita tra il 1453 e il 1460, e l’olio su tavola del Bellini della Querini Stampalia, dadato 1460, è finalizzato a mettere in evidenza peculiarità tecniche ed estetiche di entrambi.
Curata da Brigit Blass-Simmen, Neville Rowley e Giovanni Carlo Federico Villa, l’esposizione si avvale di un allestimento progettato dall’architetto ticinese Mario Botta, per la prima volta nella sua carriera sollecitato a ragionare su due sole opere. La soluzione sviluppata ha previsto la disposizione dei due quadri su altrettanti piani convergenti al centro, “in modo da guardarsi l’un l’altro, stabilendo quindi un dialogo silente cui gli spettatori possono assistere“.
A insistere sul rilievo dell’operazione è stata Marigusta Lazzari, Direttore della Querini Stampalia, sottolineando la speciale e rara alchimia tra Mantegna e Bellini: “Nel nostro caso, l’impossibile è diventato possibile nel dipanarsi della complessa trattativa che ci ha portato a concedere il prestito del nostro Bellini alla grande mostra su Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, che il 1 ottobre 2018 aprirà alla National Gallery di Londra per poi trasferirsi alla Gemäldegalerie di Berlino il 1 marzo 2019. Il raffronto tra le due “Presentazioni al Tempio” sarà il fulcro di queste esposizioni. Alla nostra disponibilità ha corrisposto quella dell’istituzione berlinese e così, in anticipo sulla rassegna londinese, abbiamo l‘emozione di presentare al pubblico italiano e internazionale, in Querini, i due capolavori finalmente affiancati”.
[Immagine in apertura: Allestimento di Mario Botta, Foto di Marco Beck Peccoz]