Da giugno a settembre il cortile esterno del MoMA PS1 a Long Island City ospiterà "Hide & Seek", l'installazione site-specific con cui il duo formato dagli architetti e artisti Jennifer Newsom e Tom Carruthers, di base a Minneapolis, si è imposto all'ultima edizione di YAP - Young Architects Program 2018.
Bisognerà attendere fino al prossimo mese di giugno per poter apprezzare dal vivo Hide & Seek, l’installazione temporanea con cui i progettisti statunitensi Jennifer Newsom e Tom Carruthers si sono aggiudicati l’edizione 2018 del MoMA PS1 Young Architects Program.
I fondatori dello studio Dream The Combine, in partnership con Clayton Binkley di ARUP, si sono imposti nella rosa dei 5 finalisti della competizione che, come da tradizione, coinvolge giovani studi di architettura; anche in questo caso, il contest è finalizzato all’ideazione di un intervento site-specific in grado di assicurare ombra, sedute e refrigerio agli spazi all’aperto del MoMA PS1, a Long Island City, nel corso dei mesi estivi.
Dopo Lumen di Jenny Sabin Studio, nel 2018 sarà appunto la volta del progetto Hide & Seek, destinato a fare da cornice, in qualità di “paesaggio urbano temporaneo”, alla 21esima stagione della kermesse musicale Warm Up e agli appuntamenti in programma al MoMA PS1. Contraddistinto da un approccio dinamico, l’allestimento presenta 9 elementi intersecanti, dal marcato sviluppo longitudinale, disposti su tutta l’area esterna dell’istituzione newyorkese.
Ispirato ai concetti di folla, al ritmo della strada e al groviglio di relazioni che si sovrappongono nella città contemporanea, Hide & Seek intende attivare una curiosa serie di connessioni visive. Obiettivo? Estendere la visuale oltre la dimensione circoscritta del cortile del MoMA PS1. Ognuna delle strutture orizzontali dispone infatti di due specchi sospesi, rivolti verso l’interno.
Proprio questi elementi, naturalmente mossi dal vento o “azionati” da un gesto umano, favoriranno interazioni inaspettate e genereranno viste inedite dello spazio urbano. Le “illusioni” generate dall’impiego degli specchi incrementeranno le relazioni tra i luoghi, proprio in un’ottica di espansione dei “confini fisici” del museo.
Speciali elementi di arredo urbano, tra cui un’amaca in versione extra large, saranno collocati nel cortile: i visitatori potranno utilizzarli per il relax all’aperto o per esibirsi come fossero “palcoscenici per l’improvvisazione”.
[Immagine in apertura: Jennifer Newsom and Tom Carruthers / Dream The Combine, Hide & Seek, 2018. The Museum of Modern Art and MoMA PS1’s Young Architects Program 2018]