Musei d’arte, di storia, scientifici, case museo, case d’artista e musei d’impresa: sono oltre 70 le istituzioni, diffuse su tutto il territorio cittadino e nella sua area metropolitana, comprese nel percorso della seconda edizione di Museocity. Dal 2 al 4 marzo.
È il percorso Museo Segreto il “fulcro” della seconda edizione di Museocity, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – in collaborazione con l’Associazione MuseoCity – che, forte degli oltre 60mila visitatori del debutto nel 2017, si appresta a inaugurare la sua seconda edizione.
Dal 2 al 4 marzo, infatti, la kermesse si rinnova, proponendo il suo “format” di aperture straordinarie, visite guidate, iniziative speciali, incontri con gli artisti, laboratori per bambini, al quale si somma – nella giornata conclusiva, domenica 4 marzo – l’ingresso gratuito in tutti i musei civici e statali grazie all’iniziativa Domenica al museo.
All’itinerario Museo Segreto, in particolare, hanno aderito 45 luoghi espositivi milanesi: ciascuno esporrà un’opera – coprendo un arco temporale esteso dall’arte antica a quella contemporanea – donata o acquistata da un collezionista privato. Le storie di ognuno di questi lavori, in larga parte poco note, saranno presentate in questa occasione, permettendo di fare luce sulla qualità dei depositi d’arte conservati nella città di Milano.
Nel caleidoscopio di appuntamenti promossi nell’ambito di MuseoCity si segnalano anche i due tour urbani inediti, rigorosamente fuori dagli ordinari circuiti dell’arte, a cura del nuovo MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata; il percorso alla scoperta della rete che unisce 15 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer di Milano, con punto di ritrovo alla Fondazione Adolfo Pini, capofila di “Storie milanesi”, in corso Garibaldi; le visite notturne e alle prime luci dell’alba nella Cripta di San Sepolcro – la chiesa sotterranea più antica di Milano – oltre che sul tetto della Galleria Vittorio Emanuele, all’Archivio storico e al Sepolcreto della Ca’ Granda.
[Immagine in apertura: Caravaggio, Cena in Emmaus, 1606, Pinacoteca di Brera, Milano]