Accompagnata da una serata-evento di fotoproiezione commentata, a cinquanta anni esatti dall'assassinio di Martin Luther King, la mostra al via alla Casa di Vetro di Milano racconta la condizione dei neri nelle campagne e nelle città degli Stati Uniti, tra la fine della Guerra Civile Americana e gli anni Sessanta del Novecento.
Il 4 aprile del 1968 un colpo partito da un fucile di precisione causò la morte di Martin Luther King, pastore protestante, politico e attivista statunitense, ma soprattutto leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
A 50 anni da quel drammatico episodio, la mostra fotografica I have a dream. La lotta per i diritti civili degli Afroamericani. Dalla segregazione razziale a Martin Luther King ricostruisce attraverso 200 immagini – in larga parte provenienti dagli Archivi di Stato americani, in particolare Library of Congress e National Archives and Records Administration – lo scenario sociale dei quei decenni convulsi per gli Stati Uniti.
Prima del varo del Civil Rights Act, nel 1964, e del successivo Voting Rights Act, nel 1965 per l’intera nazione erano ancora diffusi sentimenti di razzismo, odio e pregiudizio: solo fissando per legge l’abolizione di ogni forma di discriminazione basata sulla razza, il colore della pelle, la religione, il sesso o le origini in ogni aspetto della vita pubblica, e restaurando la tutela del diritto di voto a tutti i cittadini americani, si sarebbero poste le basi per la formazione di una società davvero equa e inclusiva.
Anche grandi nomi della fotografia statunitense si dedicarono a documentare le condizioni di disparità della società, testimoniando nel contempo la tenacia e la perseveranza con cui la comunità afroamericana riuscì ad organizzarsi nella forma di un movimento non violento per i diritti civili.
Aperta dal 31 marzo al 23 giugno prossimo, curata dal giornalista Alessandro Luigi Perna e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose, la mostra affianca dunque lavori, tra gli altri, di Dorothea Lange, Lewis Hine, Arthur Rothstein, Marion Post Wolcott, Jack Delano, Gordon Park.
Questi autori, in particolare, operarono tra gli anni Trenta e Quaranta per conto del governo americano e con le loro fotografie offrirono un quadro – senza filtri – delle condizioni di vita dell’epoca.
[Immagine in apertura: Martin Luther King Jr. e Mathew Ahmann in mezzo alla folla durante la Marcia per i Diritti Civili. È in questa occasione che è stato pronunciato da Martin Luther King, davanti al Lincoln Memorial, il suo più famoso discorso dal titolo ͞I have a dream. 28 agosto 1963, Washington D.C., USA. Foto di Rowland Scherman (1937) © Courtesy U.S. Information Agency – Press and Publications Service / NARA – National Archives and Records Administration]