La più completa monografica mai realizzata su Fulvio Roiter, nonché la prima mostra dopo la sua recente scomparsa, è stata appena inaugurata alla Casa dei Tre Oci. Venezia tributa così un omaggio al grande fotografo veneto che più di altri ha saputo raccontare l'indole della città lagunare, attraverso immagini di grande intensità.
A due anni dalla scomparsa – avvenuta il 18 aprile 2016 – è la Casa dei Tre Oci di Venezia a dedicare la prima ampia retrospettiva a Fulvio Roiter. Originario di Meolo, in provincia di Venezia, dopo la formazione come perito chimico si avvicinò alla macchina fotografica, destinata a divenire il suo strumento di espressione.
Professionista dal 1953, Roiter è considerato tra i massimi artisti italiani in ambito fotografico e proprio alla città lagunare ha dedicato una significativa parte della sua produzione. Pubblicato nel 1977, il volume Essere Venezia, comprensivo dei suoi scatti, lo portò alla ribalta internazionale: stampato in quattro lingue, con una tiratura di circa un milione di copie, è considerato un “bestseller unico per l’editoria fotografica”.
Non è dunque un caso che sia proprio il capoluogo veneto a celebrare Roiter con una prima grande monografica, che riunisce ben 200 fotografie, per la maggior parte vintage, rappresentative dell’intera carriera.
Curata da Denis Curti e aperta fino al 26 agosto, Fulvio Roiter. Fotografie 1948-2007 ripercorre la produzione dell’artista fin dagli esordi, proponendo al visitatore un racconto per immagini che si snoda tra 9 sezioni. Ciascuna rappresentativa di una fase specifica della sua carriera e del suo linguaggio – L’armonia del racconto; Tra stupore e meraviglia: l’Italia a colori; Venezia in bianco e nero: un autoritratto; L’altra Venezia; L’infinita bellezza; Oltre la realtà; Oltre i confini; Omaggio alla natura; L’uomo senza desideri – tutte insieme danno vita a un ritratto scrupoloso e affascinante, nel quale viene assunto “come unico punto di riferimento la pura e sincera passione, vissuta dall’autore tra scenari di viaggi, scoperte e amori incondizionati“.
Nel percorso di visita, infine, sono inclusi un intenso ricordo della moglie, videoproiezioni, ingrandimenti e una ventina di libri originali. Una scelta, quest’ultima, utile a comprendere il rilievo che Roiter ha sempre riconosciuto all’ambito editoriale – e al libro fotografico in particolare – e per restituire i numerosi contributi critici sul suo lavoro; su di lui, tra gli altri, hanno infatti scritto Andrea Zanzotto, Italo Zannier, Alberto Moravia, Ignazio Roiter, Fulvio Merlak, Gian Antonio Stella, Roberto Mutti, Giorgio Tani ed Enzo Biagi.
Fulvio Roiter. Fotografie 1948-2007 è accompagna da un catalogo bilingue Marsilio Editori, da attività collaterali e iniziative promosse per riflettere sul legame tra la vita e l’arte di Roiter e la città di Venezia.
[Immagine in apertura: Fulvio Roiter, Carnevale a Venezia, 1988 © Fondazione Fulvio Roiter]