La più grande retrospettiva mai realizzata sul lavoro dell'artista statunitense, pioniere dell’utilizzo dell’ipnosi come pratica performativa nell'arte, è in programma a Milano dal 12 aprile al 16 settembre.
Sono migliaia le opere esposte all’HangarBicocca di Milano in occasione di The Feeling of Things, una mostra senza precedenti interamente dedicata all’opera e alla visione di Matt Mullican, tra i più riconosciuti artisti contemporanei americani, attivo dall’inizio degli anni Settanta.
Un corpus di lavori tanto robusto è infatti necessario per consentire al visitare di comprendere l’articolata cosmologia dei “cinque mondi” concepita dall’artista, quel “singolare sistema di rappresentazione della realtà composto da immagini, pittogrammi,icone, codici, segni, simboli e colori“.
Originario di Santa Monica, in California, dove è nato nel 1951, Mullican viene indagato dalla retrospettiva milanese in maniera totale. Quattro decenni della sua attività vengono infatti presi in esame, dando vita a un itinerario che testimonia l’abbondanza della sua produzione e la capacità di misurarsi con media diversi.
Sculture, grandi installazioni, opere su carta, in vetro, pietra, metallo, manifesti, multipli ed edizioni, neon, fotografie, dipinti eseguiti con la tecnica del frottage, video, performance, lightbox, progetti al computer e in realtà virtuale definiscono lo sterminato “campionario iconografico” del prolifico artista.
Curata da Roberta Tenconi, The Feeling of Things permetterà ai visitatori di misurarsi con gli oltre 5mila metri quadrati delle Navate e del Cubo di Pirelli HangarBicocca, consentendo loro di spostarsi in una grande struttura architettonica rettangolare, a sua volta suddivisa in 5 aree identificate da colori diversi.
Tre, infine, gli appuntamenti pubblici promossi in occasione della monografica: si parte il 3 maggio con la perfomative lecture di Matt Mullican; giovedì 10 maggio sarà proiettato il film Elevated (del 2005); sabato 26 maggio è in programma infine una performance sotto ipnosi di Mullican.
[Immagine in apertura: Matt Mullican, Veduta della mostra 12 by 2, Institut d’Art Contemporain, Villeurbanne/Rhône-Alpes, 2010. Courtesy dell’artista e Mai 36 Galerie, Zurigo. Foto: Blaise Adilon, Lione]