Edizione numero tre per la Biennale del Disegno di Rimini, l’iniziativa che anima alcuni dei luoghi più iconici della città con mostre e progetti dedicati alla grafica antica e moderna, al fumetto, all’architettura e alle arti visive in genere.
Ha da poco aperto i battenti la terza Biennale del Disegno di Rimini che, fino al 15 luglio, riunirà un denso calendario di appuntamenti sotto il titolo di Visibile e invisibile, desiderio e passione, nel solco di un’indagine – focalizzata su un’immortale espressione artistica – avviata durante il 2014.
Fra le 33 mostre in programma spiccano Disegni americani, che accende i riflettori sul linguaggio grafico di Vanessa Beecroft e sull’omonima serie di opere, esposta fra le sale di Far ‒ Fabbrica Arte Rimini, dove troviamo in mostra anche i lavori di Davide Benati, e il dialogo artistico tra Federico Fellini e Pablo Picasso, esplicitato dalle incisioni e dai disegni esposti presso Castel Sismondo.
Il Museo della Città fa da cornice a oltre 100 opere grafiche, realizzate da Guercino e dal suo più celebre falsario, identificato in Francesco Novelli, abile incisore dell’epoca, mentre la Casa del Cinema Fulgor, riaperta dopo il restauro realizzato dallo scenografo Dante Ferretti, accoglie i fumetti di Sergio Toppi.
A Palazzo Gambalunga vanno in scena le incisioni e i disegni di Giorgio Morandi, mentre alla Domus del Chirurgo l’attenzione si sposta sull’epoca attuale con la mostra di Marotta & Russo.
Numerosi anche gli eventi collaterali, come Caravaggio Experience ‒ la rassegna multimediale a Palazzo dell’Arengo, che ospiterà anche un incontro dedicato al rapporto fra il Merisi e il disegno, con il critico Claudio Strinati ‒ e la mostra Unearth al Museo storico e archeologico di Santarcangelo, con opere di Eron e Andreco.