L'illustratore e vignettista satirico Lido Contemori e il fotografo Tano D’Amico ripercorrono con le loro opere il fatidico Sessantotto, anno che segnò l'inizio di un decennio "confuso, contraddittorio, tumultuoso, allo stesso tempo creativo e violento, pieno di speranza e disilluso". Al Cinema La Compagnia.
A 50 anni dal rivoluzionario anno del ’68, anche Firenze si inserisce nel novero della città che stanno promuovendo iniziative finalizzate a riscoprire il senso di un momento cruciale nella storia del Novecento, indagando le sue conseguenze sull’assetto della società italiana. Negli stessi giorni in cui a Milano prende il via la mostra curata da Francesca Molteni e dedicata alle connessioni tra quel momento di cambiamento sociale e il design, il Cinema La Compagnia, nel centro storico fiorentino, accoglie Grafica di protesta, a cura di Archivio il Sessantotto.
Compresa nella rassegna 1968 – 1977, Dieci anni in movimento, curata da Associazione Anémic, l’esposizione affianca opere di Tano D’Amico e lavori di Lido Contemori, entrambi protagonisti di un incontro promosso in occasione dell’apertura.
Il fotografo italiano, classe 1942, presenta per l’occasione immagini – rigorosamente in bianco e nero – che documentano le proteste degli anni Settanta, animate dal movimento studentesco, da quello operaio e dalle femministe. Come noto, il nome di Tano D’Amico è legato a una serie di iconici scatti legati proprio agli scontri che si susseguirono a Roma nel 1977 e, in particolare, alla fotografia che ritrae l’agente Giovanni Santone, in borghese e armato.
Il contributo di Lido Contemori, vignettista satirico, viene invece ripercorso attraverso le opere realizzate per una serie di riviste tra cui Ca Balà, sequestrata e costretta a chiudere nel 1980 in seguito alla pubblicazione di un servizio giudicato blasfemo.