A partire dal 21 aprile, Lecce ospita una grande mostra dedicata al fotografo membro della storica agenzia Magnum dal 1953. Attivo in tutti gli ambiti, dalla pubblicità alla politica, dall’architettura al cinema e alla moda, Erwitt ha personalmente selezionato le oltre 120 immagini presenti nel percorso espositivo.
È il Castello Carlo V di Lecce ad accogliere Elliott Erwitt. Personae, l’ampia retrospettiva che la città pugliese dedica al celebre fotografo statunitense, classe 1928. Le sale monumentali dello storico edificio, fino al 9 settembre prossimo, si aprono alle opere di un autore che grazie alla sua intensa produzione viene considerato “il fotografo della commedia umana”.
Aspetto distintivo della mostra è la compresenza, fin qui senza precedenti, di immagini in bianco e nero – che costituiscono la parte più nota del suo portfolio – con opere a colori. Queste ultime, infatti, sono quasi del tutto inedite e nel percorso di visita delle rassegna espositiva pugliese saranno affiancate da alcuni dei suoi scatti in monocromi, considerati icone della storia della fotografia.
Curata da Biba Giacchetti, con il progetto grafico di Fabrizio Confalonieri, Elliott Erwitt. Personae raccoglie un corpus di oltre 120 scatti. La selezione è stata compiuta personalmente dal fotografo, raggiunto dalla curatrice nel studio-archivio di New York. Nel corso della sua carriera, avviata negli anni Quaranta, l’artista ha ritratto celebrità che hanno attraversato e plasmato il Novecento – tra loro, Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy e Arnold Schwarzenegger – ma anche gente comune.
Come sottolineato dal titolo della mostra, indipendentemente dal soggetto immortalato, Erwitt si è sempre relazionato al tema della figura umana rivelando “uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’ironia e la complessità del vivere quotidiano“. Con l’esplicito riferimento al termine “personae” si è dunque scelto di porre l’accento sulla capacità del fotografo di aderire “alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della maschera e del teatro, che si manifesta soprattutto in alcune foto che sono una dissacrante parodia del mondo dell’arte contemporanea“.
Accompagnata da un’audioguida in italiano e in inglese – inclusa nel costo di ingresso al percorso di visita – la mostra è visitabile con un biglietto unico che consente di accedere a tutti gli spazi aperti al pubblico del Castello Carlo V.
[Immagine in apertura: USA. Las Vegas, Nevada. 1957. Showgirls. © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS]