La coppia di collezionisti ha donato al Museo d’arte della Svizzera italiana un importante nucleo di opere, firmate da autori del calibro di Christian Boltanski, Urs Lüthi, Stefano Arienti, e celebrato dall’imminente mostra allestita presso la sede museale svizzera.
Il profondo legame che unisce i collezionisti Giancarlo e Danna Olgiati e il MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana, a Lugano, trova una nuova conferma.
Dal 22 aprile al 29 luglio, la mostra Noi e il MASI, donazione Giancarlo e Danna Olgiati, allestita al secondo piano della sede svizzera, offrirà al pubblico l’occasione di ammirare le 76 opere affidate al museo dalla coppia di collezionisti.
Frutto di un dialogo ventennale tra gli Olgiati e il Museo Cantonale d’Arte, oggi Museo d’arte della Svizzera italiana, la donazione si articola in 4 nuclei distinti ‒ artisti internazionali, artisti svizzeri, artisti italiani e fotografia “Bauhaus” ‒ riflettendo la comunione di interessi e preferenze tra la coppia di collezionisti e il museo.
Christian Boltanski, Urs Lüthi, Stefano Arienti, Chiara Dynys, Perino & Vele, Lux Feininger e Luigi Veronesi sono solo alcuni degli autori delle opere incluse nella donazione, che entrano in un dialogo efficace e di impatto con la raccolta del museo, prestandosi anche a future combinazioni espositive.
La donazione integra l’importante contributo alla raccolta museale da parte degli Olgiati, cui appartengono i capolavori affidati al MASI sotto forma di deposito a lungo termine, permettendo così ai visitatori di avvicinarsi a opere di rilievo internazionale, in mostra presso lo Spazio -1, adiacente al centro culturale LAC.
[Immagine in apertura: Christian Boltanski, Zeyt, 2001]