Fino al 6 maggio, gli spazi della Vito Schnabel Gallery, a St. Moritz, accolgono una nuova selezione di dipinti fortemente evocativi del pittore americano, che ha attratto l'attenzione internazionale proprio per i suoi acquerelli di grandi dimensioni capaci di rievocare le atmosfere dell'arte nordica antica.
Attinge a un episodio realmente accaduto – la fuga di un esemplare femmine di pantera nera, scomparsa dallo zoo di Zurigo nell’inverno del 1933 – la nuova serie di dipinti che l’artista americano Walton Ford sta presentando in occasione della sua prima personale in terra elvetica.
Fino al 6 maggio prossimo, gli spazi della Vito Schnabel Gallery, a St. Moritz, accolgono New Watercolors, una mostra nella quale a emergere è il distintivo linguaggio visivo di un autore fortemente ispirato dall’opera di figure come Hieronymus Bosch e Pieter Brueghel il Vecchio. Nei suoi lavori, in larga parte acquerelli di grandi dimensioni, Ford assegna infatti al mondo selvaggio un’atmosfera fortemente evocativa della pittura tradizionale.
Accompagnata da un catalogo illustrato, New Watercolors segna anche il debutto di Ford in Svizzera. A sottolineare il rilievo dell’operazione è stato lo stesso Vito Schnabel, fondatore della galleria omonima nonché “figlio d’arte”: “Il modo in cui ha riunito le tradizioni storiche artistiche di John James Audubon e dei grandi naturalisti del passato con temi culturali profondi e spesso impegnativi lo ha reso un artista unico in America. Con le questioni sociopolitiche e ambientali così attuali nel pensiero globale, l’arte di Walton è estremamente rilevante“, ha affermato.