Ufficialmente inaugurato il progetto che combina arte e scienza rendendo Palazzo Strozzi, ancora una volta, un luogo aperto alla contaminazione multidisciplinare. Fino al 26 agosto prossimo, nel cuore di Firenze.
Annunciato nelle scorse settimane e da subito molto atteso, l’intervento site-specific ideato da Carsten Höller e Stefano Mancuso per Palazzo Strozzi è finalmente attivo. Curato da Arturo Galansino, The Florence Experiment è un progetto nel quale, fino al 26 agosto prossimo, il pubblico è sollecitato a svolgere un ruolo attivo.
L’artista tedesco Carsten Höller e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso hanno concepito un poetico esperimento nel quale arte e scienza si combinano, con lo scopo di studiare il tema dell’interazione tra piante ed esseri umani.
Chiunque lo desideri, potrà scendere i 20 metri di altezza che separano il loggiato del secondo piano dello storico palazzo fiorentino e il suo cortile ricorrendo ai due scivoli monumentali, in acciaio e policarbonato, allestiti nella corte.
In questa discesa porteranno con sé una pianta di fagiolo: gli scienziati che opereranno nello speciale laboratorio, realizzato nelle sale della Strozzina, esamineranno i parametri fotosintetici e le molecole emesse dal vegetale come reazione alla discesa e alla vicinanza a una persona, sottoposta alla medesima esperienza.
Nel suo campo di ricerca, infatti, Stefano Mancuso – tra i fondatori della neurobiologia vegetale – studia l’intelligenza delle piante per comprendere il loro modo di comunicare con l’ambiente esterno attraverso i composti chimici sia percepiti, sia emessi.
Trattenendosi ancora alla Strozzina, i visitatori potranno vedere gli spezzoni di film proiettati in due speciali sale cinematografiche, allestite per l’occasione: in una verranno proposte scene di film horror, nell’altra estratti di film comici.
La paura o il divertimento dei visitatori produrranno composti chimici volatili differenti che, attraverso due condotti di aspirazione, saranno trasportati sulla facciata di Palazzo Strozzi. L’andamento della crescita delle piante di glicine rampicanti disposte all’esterno dell’edificio, fissate su grandi strutture tubolari a forma di Y, con il passare delle settimane andranno a definire “una sorta di grafico vegetale che illustra l’interazione tra le emozioni umane e il comportamento delle piante“.
Come ha sottolineato lo stesso Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi ,”con questo progetto coraggioso e originale Palazzo Strozzi diviene una piattaforma di sperimentazione totalmente contemporanea trasformandosi in un laboratorio di dialogo tra arte e scienza. La collaborazione con Carsten Höller, uno dei più importanti artisti del panorama internazionale, e Stefano Mancuso, scienziato fiorentino celebre nel mondo per i suoi studi sulla neurobiologia vegetale, costituisce un’occasione formidabile per confermare e ulteriormente rafforzare la sua natura multidisciplinare”.