Sette eroine operistiche interpretate da Marina Abramović

2 Aprile 2018

Marina-Abramovic Photograph: Rahi Rezvani

Quasi 30 anni dopo aver concepito l’idea, Marina Abramović realizzerà finalmente il suo progetto Seven Deaths: uno spettacolo ispirato al soprano Maria Callas e dedicato a 7 eroine dell’opera lirica, accomunate da una scomparsa tragica e violenta, dove il comune denominatore è l’amore.
Risale a pochi giorni fa, infatti, la notizia che nel 2020, presso l’Opera House di Monaco, la performer serba debutterà con la rivisitazione teatrale del precedente progetto cinematografico – rimasto incompiuto – di cui sarà interprete e regista.

L’idea originale prevedeva il coinvolgimento di sette dei più grandi registi del mondo – tra cui Roman Polanski e Alejandro González Iñárritu – per dirigere una scena di morte e creare una serie di video di dieci minuti, in modo da dar vita a un lungometraggio composto da differenti episodi.
Per problemi di budget e logistici, purtroppo, del progetto non si fece poi nulla. Almeno fino ad oggi, con la decisione di trasformare il film in un’opera teatrale, dove Marina Abramović in persona interpreterà sia il famoso soprano che alcune tra le opere più famose al mondo: “Rappresenterò sette morti operistiche. Morirò sette volte”.
Come Tosca, lanciatasi da Castel Sant’Angelo dopo la perdita dell’amato Cavaradossi; La Traviata, ovvero Violetta Valery consunta dalla tisi; Madama Butterfly, suicidatasi tramite harakiri; Norma, bruciata sul rogo; Desdemona dell’Otello, che viene strangolata dal marito geloso; Carmen, accoltellata da don José; Aida, sepolta viva insieme a Radames.