Continua a crescere il patrimonio della prestigiosa istituzione museale statunitense: la recente acquisizione di una importante collezione privata consentirà al pubblico di accedere a "nuove narrazioni", prossimamente al centro di mostre, studi e pubblicazioni dedicate.
Sarà una monografica internamente dedicata alla Merrill C. Berman Collection, annunciata per i prossimi anni, a celebrare la recente acquisizione della stessa da parte del MoMA – Museum of Modern Art di New York.
Nei giorni scorsi, la prestigiosa istituzione culturale statunitense ha infatti reso noto di aver acquisito oltre 300 capolavori appartenenti a questa collezione privata, tra le più significative a livello globale sul fronte delle opere su carta realizzate nei primi decenni del XX secolo.
Si apre così una nuova fase per il museo newyorkese, che sarà a questo punto in grado di estendere e diversificare ulteriormente la propria offerta sul fronte dell’arte moderna. L’interesse del collezionista verso le sperimentazioni e verso gli artisti di inizio Novecento – in particolare per gli autori animati anche da una volontà di porre la propria produzione a “servizio” delle questioni politiche e sociali coeve – consente al MoMA di rafforzare la propria conoscenza del secolo scorso.
Le opere selezionate per questa acquisizione, infatti, offrono una panoramica dei principali movimenti d’avanguardia dell’epoca – tra cui Dada, De Stijl, Bauhaus, futurismo, costruttivismo russo – e comprendono lavori pionieristici di figure di indubbio rilievo, come Aleksandr Rodchenko, Lyubov Popova, John Heartfield e Hannah Höch.
La collezione, scendendo nel dettaglio, si qualifica come particolarmente rilevante nel fronte del graphic design. Include, infatti, esempi ritenuti “eccezionali” della produzione tipografica del periodo preso in esame, oltre a sorprendenti lavori, come manifesti o libri che attestano l’interesse verso la combinazione creativa e dinamica di parole e immagini; forte anche la presenza di opere che testimoniano il vigore e la versatilità della tecnica del fotomontaggio all’inizio del Novecento.
Tra i punti di forza di questa acquisizione va infine posta in rilievo la considerevole lettura che offre della produzione artistica femminile contemporanea, con 96 opere di donne artiste; tra loro, alcune sono state al centro dell’interesse del collezionista in forma continuativa, a tal punto che la collezione può offrire visioni approfondite delle loro carriere.
[Immagine in apertura: Aleksandr Rodchenko, Have Sun at Night! (Daite solntse noch’iun), 1923, The Museum of Modern Art, New York. The Merrill C. Berman Collection]