Forte di una carriera avviata già agli inizi degli anni Novanta, Diavù è salito in cattedra per un'occasione speciale: un lezione aperta che si svolta nei giorni scorsi all'Università Roma Tre.
Non sono mancati i consensi e gli applausi da parte del pubblico che ha affollato l’Aula Parco dell’Università Roma Tre, alla lezione straordinaria tenuta da David Diavù Vecchiato, tra i nomi di punta del panorama della Urban Art nazionale.
Invitato dall’ateneo capitolino, il curatore di MURo – Museo di Urban Art di Roma), di GRAArt e della serie tv Muro per Sky Arte HD ha avuto l’occasione di presentare lo scenario attuale e di soffermarsi sul progetto delle 10 nuove opere, destinate a 7 diversi muri, messo a punto per la sede del DAMS.
Dedicati al cinema e concepiti con l’obiettivo di portare questa nuova forma d’arte all’interno della dimensione universitaria italiana, gli interventi hanno rappresentato per David Diavù Vecchiato “un sogno che si realizza – come egli stesso ha affermato – perché il DAMS è il corso di laurea che ha visto tra i suoi studenti dei compianti geni che ho molto amato, dagli artisti Andrea Pazienza a Freak Antoni alla curatrice Francesca Alinovi, prima in Italia ad approfondire il fenomeno dei Graffiti quasi 40 anni fa.”
Ad accompagnarlo in cattedra anche la docente di Storia del Cinema, Stefania Parigi; insieme hanno ripercorso le vari fasi del progetto, insistendo sulla collaborazione tra artista, docenti e studenti.
Reduce in prima persona da una recente aggressione, Diavù non si è sottratto neppure a un confronto su temi di grande attualità, come arte e vandalismo, Street Art e gentrification, Urban Art e riqualificazione urbana, con la riappropriazione degli spazi condivisi attraverso l’arte urbana.