In Cina, arrivano i droni per il restauro della Grande Muraglia

2 Maggio 2018


Si pensa alla Cina e, quasi immediatamente, si visualizza la monumentale Grande Muraglia, una delle opere più iconiche a livello mondiale. La straordinaria struttura è al centro di una nuova partnership siglata da Intel e China Foundation, “un’alleanza mossa dalla comune volontà di proteggere e conservare, in prima battuta, l’integrità di una delle sezioni più famose – e ripide – dell’intero percorso“.

Esposta all’erosione meteorologica per migliaia di anni, quella che è meritoriamente definita una delle sette meraviglie del mondo non è infatti immune a danneggiamenti ed erosioni, per cui necessita di opere di consolidamento e restauro.
Per la sua conservazione stanno per scendere in campo gli strumenti tecnologicamente più avanzati disponibili: i droni IA e Falcon 8 + saranno impiegati per sondare e mappare a distanza la sezione Jiankou. Difficile da raggiungere per le squadre di conservatori, questo tratto risalente al III a.C. è noto per l’andamento ripido e per la fitta vegetazione circostante.

“Usando i droni, siamo in grado di ispezionare molteplici aspetti della struttura, incluse aree piuttosto inaccessibili – ha dichiarato Anil Nanduri, vice presidente e general manager del team drone di Intel. – Continuiamo a essere entusiasti del fatto che il futuro delle ispezioni venga automatizzato dall’acquisizione di dati attraverso il drone: tutte informazioni da analizzare e approfondire. Non vediamo l’ora di sfruttare la nostra tecnologia per aiutare nella conservazione di più siti del patrimonio mondiale in futuro.” In Cina, intanto, tale azione consentirà di “catturare” fotografie aeree dalle quali ottenere rappresentazioni 3D: il risultato atteso è una rappresentazione visiva della Grande Muraglia che permetterà di identificare, in modo efficiente e sicuro, anche altre porzioni sulle quali intervenire in un’ottica di salvaguardia.