Sta per prendere il via a Venezia la nuova edizione del “Festival dei Matti”: quattro giorni di incontri, performance e dibattiti attorno al delicato tema della follia.
Appuntamento numero 9 con il Festival dei Matti, l’iniziativa veneziana dedicata a un tema quanto mai attuale, soprattutto nel 40esimo anniversario della Legge Basaglia. Dal 17 al 20 maggio, numerosi luoghi di Venezia faranno da cornice a performance e incontri ispirati a un argomento frequentemente esposto al rischio alla logica dello stereotipo.
Nell’ottica di contrastare una simile categoria di pregiudizi, la nuova edizione del festival curato da Anna Poma si intitola A margine. Abitare luoghi comuni, identificando nel “luogo comune” sia una causa di emarginazione sia un punto fermo, da cui ripartire per dare vita a un senso di comunità che prende le mosse da un elemento sdrucciolevole come la follia.
Tra i molteplici eventi che animeranno la kermesse spiccano la proiezione inaugurale del documentario Padiglione 25, diretto da Massimiliano Carboni e incentrato sull’occupazione, negli Anni Settanta, dell’omonima area del manicomio capitolino di Santa Maria della Pietà, e l’incontro di venerdì 18 maggio nel chiostro del liceo Foscarini durante il quale gli studenti dialogheranno con la psichiatra Giovanna Del Giudice, con lo psicologo e psicoterapeuta Riccardo Ierna e con Anna Poma.
Nella stessa giornata la cantautrice Cristina Donà e la poetessa Anna Toscano si confronteranno sul tema Disabitare il mondo, nella cornice del Chiostro We_Crociferi, seguite dalla conversazione fra Gianni Montieri, membro del comitato scientifico del festival, e gli scrittori Giordano Meacci e Tiziano Scarpa.
Sabato 19 il Teatrino di Palazzo Grassi farà da sfondo, tra i numerosi incontri, a quello dedicato alla soggettivizzazione dei luoghi, con Flavio Favelli e l’antropologo Franco La Cecla. Domenica 20 maggio, infine, al Teatrino e Parco Groggia andranno in scena Tanto scappo lo stesso. Laboratorio di Teatro/Danza, a cura di Mattia Berto e Serena Ballarin, ispirato al romanzo di Alice Banfi, e Letizia Forever, il monologo interpretato da Salvatore Nocera, scritto e diretto da Rosario Palazzolo.