Con la direzione artistica di Stefano Boeri, torna in una serie di luoghi del capoluogo lombardo una kermesse che durerà per cinque intense giornate. Tra dibattiti, incontri, eventi e mostre, ai quali parteciperanno i nomi di punta della scena architettonica internazionale.
Stanno per arrivare a Milano, tra gli altri, gli architetti Jacques Herzog, Kazujo Sejima, Whang Shu, Toyo Ito, Alberto Campo Baeza, David Adjaye (nell’immagine in apertura), Massimiliano Fuksas, Bjarke Ingels, Jeanne Gang e Sou Fujimoto: sono loro alcuni dei protagonisti della seconda edizione di Milano Arch Week.
Promossa da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale di Milano, in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, e diretta dall’architetto Stefano Boeri, la manifestazione è in programma da mercoledì 23 a domenica 27 maggio. Dopo il consenso riscosso dall’edizione di debutto, quest’anno la kermesse affronterà il tema Urbania, uno sguardo sul futuro delle città, avanzando una riflessione a più voci sul destino dell’architettura e dell’urbanistica a livello globale.
Gli appuntamenti di maggiore richiamo si svolgeranno in tre luoghi simbolo della cultura in città – il Politecnico, la Triennale e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; non mancheranno iniziative diffuse, sviluppate in collaborazione con altri soggetti, come l’Ordine degli Architetti di Milano, la Fondazione Prada, la piattaforma Artlab e l’istituto Strelka KB di Mosca.
Tra le conferme del 2018 si segnalano gli itinerari di VespArch, per scoprire in Vespa i luoghi dello sviluppo urbano milanese e alcuni siti di interesse storico; anche quest’anno l’Ordine organizzerà gli itinerari di architettura, come quelli dedicati alla scoperta degli edifici costruiti dalle cooperative d’abitazione e quelli legati alla figura di Marco Zanuso.
Oltre a talk, conversazioni, incontri, presentazioni di libri, persino una serata musicale con un tributo a Jimi Hendrix, sono previste alcune mostre. Il Politecnico ospiterà la monografica su Carrilho da Graça e il progetto Remix, a cura di Marco Biraghi; la Triennale accoglierà la retrospettiva Luigi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura e la mostra di Armando Perna e Saba Innab, curata da Emilia Giorgi, per gettare uno sguardo sullo spazio urbano libanese.