Nuovo appuntamento con “Artapes”, la rassegna di proiezioni in scena al MAXXI di Roma, che stavolta vede protagonista il tema del silenzio e del rito, declinato da nove artisti contemporanei.
Al MAXXI di Roma i riflettori tornano ad accendersi sui video d’artista, con la nuova tappa del progetto Artapes, intitolata Silence and Rituals. La rassegna, ideata da Beatrice Bulgari per In Between Art Film, a cura di Paola Ugolin, dall’8 maggio al 10 giugno “cederà la parola” a 9 artisti internazionali, autori di opere prodotte fra il 2011 e il 2017 e caratterizzate dalla sospensione di tempo e suoni che accompagna i rituali, laici e non.
Se il video della performance VB82, realizzato da Vanessa Beecroft lo scorso anno nella Certosa di San Lorenzo a Padula, chiama in causa gli aspetti cristologici, Funia di Mircea Cantor guarda ai rituali della tradizione rumena, mentre Ser y Durar è il titolo dell’opera del duo di artisti spagnoli Democracia girato nel cimitero acattolico dell’Almudena di Madrid, insieme a un gruppo di giovani impegnati a praticare il parkour.
Ne La Intencion, Regina José Galindo riflette sulle costrizioni subite dalle donne, mentre l’israeliana Sigalit Landau pone l’accento sul peso della memoria e della Storia. Si intitola Madam Pinin l’ultimo lavoro dei Masbedo, dedicato a Pinin Brambilla Barcilon, restauratrice del Cenacolo leonardesco; si muovono infine tra ricordi individuali e storico-politici e la condizione di mortalità comune a tutti gli esseri viventi i lavori di Hans Op de Beeck, Adrian Paci e Janis Rafa.
[Immagine in apertura: Masbedo, Madame Pinin, 2017, single channel video HD, loop, mute]