La centralità del corpo e delle sue trasformazioni; la necessità di dare voce a esperienze personali e al vissuto quotidiano e familiare; il rapporto tra la memoria privata e quella collettiva: sono alcuni dei temi analizzati dalle fotografe riunite nella collettiva in apertura al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Dopo la tappa, nel 2016, alla Triennale di Milano, per la mostra L’altro Sguardo. Fotografe italiane 1965-2015 è tempo di debuttare nella Capitale. Curata da Raffaella Perna, la rassegna che riunisce le più significative interpreti del panorama fotografico italiano, dalla metà degli anni Sessanta a oggi, sarà esposta al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 2 settembre.
Così come avvenuto a Milano, anche questa volta le opere selezionate provengono dalla Collezione Donata Pizzi, il cui scopo fondativo è la promozione della conoscenza delle voci più originali del settore fotografico, in Italia, a partire dal dopoguerra. Il percorso espositivo si snoda tra oltre 200 lavori, tra fotografie e libri fotografici, e fa luce sull’ampiezza di questa collezione, unica nel suo genere a livello nazionale.
Riunendo insieme circa 70 autrici, appartenenti a generazioni ed ambiti espressivi diversi – da Letizia Battagli a Rä di Martino; da Agnese De Donato a Silvia Camporesi; da Gea Casolaro ad Anna di Prospero – il risultato è un’emozionate ricognizione, capace di ricostruire anche le modalità di accesso delle donne a questo settore.
Non a caso la raccolta prende avvio con opere risalenti agli anni Sessanta: in quel decennio, infatti, anche in Italia le donne iniziano ad accedere al sistema dell’arte e del fotogiornalismo, rompendo il longevo monopolio maschile. Un ingresso sostenuto e favorito dal mutato contesto sociale, nel quale agiscono in maniera decisiva i repentini cambiamenti socio-politici e le istanze di matrice femminista. Progressivamente, dunque, fotografe e artiste fanno il loro ingresso nei “luoghi canonici dell’arte”; il loro lavoro trova la dovuta collocazione in musei, gallerie, festival, oltre che in riviste e pubblicazioni specializzate, non solo a diffusione nazionale.
Un’inversione di rotta alla quale non ha corrisposto anche la piena affermazione della parità di genere: ancora oggi, il tema della valorizzazione e scoperta del contributo femminile in questo settore artistico resta di grande attualità.
Nelle quattro sezioni tematiche di L’altro Sguardo. Fotografe italiane 1965-2015 trovano spazio varie tematiche: dalla fotografia di reportage e di denuncia sociale, in Dentro le storie, ai rapporti tra immagine fotografica e pensiero femminista, al centro di Cosa ne pensi tu del femminismo?; dai temi dell’identità e della rappresentazione delle relazioni affettive, in Identità e relazione, alle ricerche contemporanee basate sull’esplorazione delle potenzialità espressive del mezzo, proposte in Vedere oltre.
L’altro Sguardo. Fotografe italiane 1965-2015 è affiancata dal documentario Parlando con voi, che raccoglie interviste a molte delle fotografe in mostra, tratto dal libro omonimo di Giovanna Chiti e Lucia Covi (Danilo Montanari Editore).
[Immagine in apertura: Letizia Battaglia, La bambina e il buio, Baucina, 1980 © Letizia Battaglia]