Lo scultore altoatesino sta per approdare al MANN di Napoli con una mostra che innesca un dialogo tra le sue opere e la collezione archeologica della sede partenopea.
Si intitola Autarchia l’esposizione che, dall’8 giugno al 29 luglio, animerà gli ambienti del MANN ‒ Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Protagoniste assolute le sculture di Aron Demetz, artista altoatesino impegnato da 20 anni in un’indagine al limite fra antico e contemporaneo.
In occasione della mostra partenopea, Demetz ha realizzato una serie di lavori, in dimensioni e formati diversi, che interagiscono con le collezioni Farnese ed Egizia del Museo Archeologico di Napoli. Anche stavolta l’artista ha posto al centro della sua ricerca la figura umana, mescolando ideali classici e un’attenzione tutta contemporanea verso il ruolo dei materiali rispetto all’opera.
Secondo Demetz, infatti, la materia partecipa alla creazione dell’opera al pari dell’artista, il quale deve renderne visibili le peculiarità, ponendosi in ascolto del materiale stesso, lungo un percorso che dall’idea conduce all’azione attraverso la fisicità della materia prima.
Nella mostra napoletana le sculture di Demetz diventano un’unità base per la calibrazione dello spazio, entrando in dialogo diretto con le opere conservate nel museo e coinvolgendo in prima persona lo spettatore: poiché le figure di Demetz non richiamano alcun soggetto reale, spronano il pubblico a identificarsi con esse ed emanciparsi dalla mera contemplazione dei capolavori antichi.