Raccontano storie; rendono attuali personaggi della mitologia; attingono al patrimonio visivo presente in antiche pubblicazioni: sono le opere realizzate in vetro borosilicato dall'artista statunitense Janis Miltenberger.
Vietato sottovalutare la straordinaria versatilità del vetro! Materia di origine antichissima, impiegata fin dai tempi più remoti per soddisfare esigenze primariamente di origine pratica, nelle mani della glass artist statunitense Janis Miltenberger acquisisce forme di notevole forza evocativa.
“Sono un fan delle storie, delle favole, delle allegorie e soliloquio, apprezzo la ricerca, i ruoli e il significato sottili all’interno della storia“, dichiara l’artista sul suo sito, fornendo così un’introduzione a un universo – visivo e creativo – nel quale non mancano le sorprese.
“Ogni scultura di vetro è costruita, prima la struttura interna e poi uno per uno egli lementi sono modellati e aggiunti alla struttura. I pezzi possono richiedere settimane o mesi per essere completati, precisa ancora Miltenberger, le cui opere sono contraddistinte dall’impiego di vetro borosilicato, arricchito da lucenti finiture dorate, sabbiature e dettagli dipinti ad olio.
Una delle sue serie più recenti, denominata Doctrine of Signatures, si basa sul libro The Signature of All Things. Redatto nel XVII secolo da Jakob Boehme, illustra la credenza comune secondo la quale l’aspetto esteriore di una pianta riflettesse il suo valore medicinale. Un forte potere narrativo è rintracciabile in tutte le complesse sculture di vetro, nelle quali vengono raffigurati oggetti riconoscibili oppure figure umane, spesso desunti dalla mitologia, successivamente arricchita da minuti e preziosissimi dettagli.
[Immagine in apertura: Janis Miltenberger, Cynara’s Lush Gift, dettaglio, photo by Peter Kuhnlein @ACME Creative, con la collaboarzione di Wesley Fleming]