Due nomi cul dell'horror italiano si incontrano in un'opera inedita: da qualche giorno è uscito nelle edicole "Profondo nero", albo numero 383 della serie regolare di Dylan Dog, la cui storia è stata eccezionalmente scritta dal regista Dario Argento.
È tempo di nuove esperienze, per il più famoso Maestro del cinema horror made in Italy: Dario Argento si è cimentato nella stesura di un fumetto della inimitabile serie di Dylan Dog. Il risultato di questo esordio è Profondo nero, nelle edicole nazionali dallo scorso 28 luglio.
Accompagnata dalle tavole disegnate da Corrado Roi, l’opera racconta una storia che il curatore della testata Roberto Recchioni ha definito “morbosa e romantica, allo stesso tempo, violenta e delicata, divertente e terrorizzante, sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande estimatore del cinema di Argento quanto dei fumetti di Sclavi“.
Il fumetto è uscito come albo – il numero 383 – della serie regolare di Dylan Dog; protagonista della storia è la modella Beatrix, al centro di una misteriosa e improvvisa scomparsa. Impegnato nella sua ricerca, Dylan Dog finirà per intraprendere un percorso anche introspettivo, fino al disvelamento del lato oscuro – e morboso – di ciascun individuo.
In una recente intervista, concessa al quotidiano La Repubblica, il regista di pellicole cult come Profondo Rosso e Suspiria ha affermato: “Non ho mai letto molti fumetti, da piccolo leggevo Topolino. Da allora poi, poco altro tra cui proprio Dylan Dog”. Ha poi motivato una simile preferenza per la serie Bonelli: “L’immaginario che Sclavi ha riversato nella serie e anche l’attenzione che dimostra per i mostri e per i diversi, sono entrambe cose in cui mi riconosco. E poi nelle sue storie c’è sempre ironia, come nei miei film“.