Si rinnova l'appuntamento con il festival che sta trasformando l’isola, già nota per la sua eccentrica movida, in una destinazione culturale. L'edizione 2018 si fa portatrice di un messaggio di speranza e sarà arricchita da interventi in realtà virtuale e installazioni interattive.
Anche quest’anno, ad accompagnare la fine del mese di agosto sull’isola di Ibiza saranno le intense giornata del BLOOP International Proactive Art Festival. Giunto all’ottava edizione e cresciuto, anno dopo anno, grazie alla sua capacità di attirare nomi di punta ed esordienti della scena street internazionale, l’appuntamento prenderà il via il 23 agosto, per protrarsi fino all’8 settembre prossimo all’insegna del tema guida HOPE.
La speranza viene elevata a concetto chiave della kermesse e fornisce un fil rouge per gli interventi che gli street artist invitati realizzeranno sui muri messi a disposizione quest’anno.
Il progetto è strettamente legato al potenziamento della cosiddetta OpenAir.Gallery, l’operazione che mira alla progressiva trasformazione dell’isola in un’autentica galleria d’arte en plein air, accessibile a tutti e visitabile senza limitazioni di orario o costi. Un intento fin qui perseguito attraverso la realizzazione di una trentina di opere, tra murales e installazioni, disseminate in varie zone della popolare isola spagnola realizzati, tra gli altri, da Okuda, Inti, Interesni Kazki, Isaac Cordal, David de la Mano & Pablo S Herrero, Bisser, Malarky, B-toy, Sabotaje al Montaje e Cuelligmangui.
Tra gli autori coinvolti nel 2018 si segnalano Said Dokins e SpY, al proprio debutto al BLOOP International Proactive Art Festival; per Spaik e Ino, invece, si tratta invece della terza partecipazione.
Nel corso delle 17 giornate del festival si susseguiranno mostre, installazioni interattive di K24, Kawa e Tranz Lasagne, concerti, laboratori per bambini, interventi di realtà virtuale: una vera e propria festa in nome dell’arte per tutti, “destinata a un pubblico universale“, come precisano gli organizzatori.
Lo scorso anno il festival aveva affrontato il tema “changes”, attraverso opere ispirate ai “grandi cambiamenti che hanno investito la società contemporanea: valori, stili di vita, politica, tecnologia e ambiente“.
[Immagine in apertura: Okuda, Multiverse, BLOOP International Proactive Art Festival 2015, Ibiza]