Pioniere dell'arte astratta, Robert Delaunay viene presentato da una mostra che analizza il suo stile e i suoi temi ricorrenti attraverso un'ottantina di dipinti. A partire dal 31 agosto, alla Kunsthaus Zürich.
Si respira “aria parigina” nelle opere selezionate in occasione di Robert Delaunay and The City of Lights, la grande mostra che la Kunsthaus Zürich ha scelto di dedicare al pittore francese scomparso nel 1941. Del resto, La Ville Lumière non diede solo i natali all’artista, annoverato tra i pionieri dell’arte astratta, ma ne accompagnò la formazione e la crescita, riuscendo a divenire essa stessa una fonte di ispirazione e di indagine pressoché costante.
Proprio per questo, nell’ottantina di opere ‒ dipinti e lavori su carta ‒ che il museo svizzero espone fino al 18 novembre, la relazione con la capitale di Francia è uno dei soggetti ricorrenti. Presa in esame durante l’intera carriera, la Parigi tra Ottocento e Novecento “rivive” in mostra anche attraverso le fotografie e i video legati ad altri importanti artisti: Germaine Krull, Man Ray, André Kertész, Ilse Bing e René Le Somptier. Con modalità analoghe a Delaunay, anche loro si lasciarono “guidare” dall’energia, dal potere attrattivo e dalle tante novità di Parigi.
Curata da Simonetta Fraquelli e resa possibile anche grazie a importanti prestiti ‒ per l’occasione sono state concesse infatti opere raramente autorizzate al cambio di sede e provenienti, per citare alcune delle istituzioni coinvolte, dal Centre Pompidou a Parigi, dal Solomon R. Guggenheim Museum e dal Museum of Modern Art di New York e dal Moderna Museet di Stoccolma ‒, Robert Delaunay and The City of Lights consente di esaminare in profondità i cambiamenti dello stile pittorico e del linguaggio dell’artista. Negli anni Venti, ad esempio, si avvicinò al genere della ritrattistica, scegliendo i soggetti tra i poeti, gli scrittori e le personalità della sua cerchia di conoscenze parigine. Forte fu anche il fascino esercitato su di lui dai progressi che si registrarono nel campo dell’aviazione: il desiderio di offrire una rappresentazione del concetto di dinamismo influenzò le sue opere, indirizzandole verso una specifica gamma di forme e colori. Nel 1924, inoltre, la “sua” Parigi ospitò i Giochi Olimpici: un’occasione che, probabilmente, contribuì a far riaffiorare l’interesse verso il tema dello sport, già al centro dei dipinti del “Cardiff Team”.
Robert Delaunay and The City of Lights è accompagnata da un catalogo dedicato; riccamente illustrato, include saggi critici, che contribuiscono alla rivalutazione critica dell’artista. Da segnalare anche il sito della mostra, nel quale sono raccolte alcune delle storie che hanno ispirato la mano del pittore.
[Immagine in apertura: Robert Delaunay, Air, Iron and Water. Study for a mural, 1936–1937, dettaglio, Albertina, Vienna. Batliner Collection]