Tre artisti canadesi - Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier - presentano i loro lavori in forma congiunta nella nuova mostra promossa dalla National Gallery of Canada. Visitabile fino al 24 febbraio 2019 e accompagnata da un fitto programma di letture e incontri con specialisti, la rassegna intende offrire un'esperienza inedita ai visitatori.
Anche la National Gallery of Canada, a Ottawa, si apre all’Anthropocene: è proprio questo il titolo della mostra, in apertura il 28 settembre, con cui l’istituzione nordamericana analizza l’impatto dell’attività umana sulla Terra riunendo nuove opere di tre autori canadesi.
Attraverso i media della fotografia, del cinema e delle più recenti tecnologie interattive, l’arte contemporanea continua dunque a essere uno dei modi per sondare in profondità l’epoca attuale.
Per l’occasione, il fotografo Edward Burtynsky e i documentaristi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier hanno lavorato insieme, dando vita a un’esperienza visiva che combina una pluralità di stimoli e incoraggia i visitatori a compiere una riflessione sulle questioni ambientali ed etiche, legate allo sfruttamento delle risorse disponibili sul pianeta.
Il percorso associa oltre 30 stampe fotografiche di grande formato, tre murales “ad alta definizione”, 12 installazioni video ed esperienze di realtà multimediale attivabili dagli stessi visitatori, puntando lo sguardo anche verso situazioni reali e problematiche concrete. Dalla discarica di Dandora a Nairobi all’isola di Vancouver, fino al tunnel ferroviario del Gottardo, nelle Alpi svizzere, Anthropocene offre un ritratto del modo di vivere della società contemporanea.
La mostra, inoltre, rientra in un più vasto progetto – The Anthropocene Project – guidato da un gruppo di scienziati internazionali, che sta esaminando la situazione attuale con l’obiettivo di delinearne possibili evoluzioni e anticipare gli scenari futuri.
[Immagine in apertura: Edward Burtynsky, Cerro Dominador Solar Project #1, Atacama Desert, Chile, 2017. Photo © Edward Burtynsky, courtesy Nicholas Metivier Gallery, Toronto]