Torino, dopo un lungo restauro riapre la Cappella dalla Sacra Sindone

27 Settembre 2018

Cupola-della-Cappella-della-Sindone-Torino-2018.-Photo-©-Marco-Enrico-Giacomelli per Artribune

Nell’11 aprile 1997 un tragico incendio danneggiò uno dei simboli architettonici di Torino: la Cappella della Sacra Sindone, progettata dall’architetto Guarino Guarini e costruita in stile barocco alla fine del XVII secolo.
Dopo oltre un ventennio di lavori, l’opera viene ora restituita alla città e al mondo intero: dopo l’inaugurazione, che si è svolta alla presenza delle massime autorità locali e del Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, da venerdì 28 settembre la Cupola sarà nuovamente accessibile al pubblico nel percorso di visita dei Musei Reali.

La restituzione del capolavoro del Guarini sarà accompagnata da uno speciale programma di iniziative, che proseguirà per l’intero fine settimana. All’esterno, a partire dalle 20 di quest’oggi, giovedì 27 settembre, la Cupola sarà resa ben visibile grazie a una scenografica illuminazione; nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29 settembre è in programma un convegno internazionale che, oltre a ripercorre le fasi del complesso cantiere di restauro, offrirà un’analisi storica del monumento, analizzandone anche i suoi significati simbolici e devozionali e la vicenda costruttiva.
Rientrato nella città sabauda da Parigi, l’architetto introdusse nell’edificio alcuni elementi e soluzione di grande innovazione, per rispondere al desiderio di “stupire gl’intelletti e rendere gli spettatori atterriti”.

All’interno dello Spazio Confronti della Galleria Sabauda, inoltre, una mostra fotografica e un’esperienza di realtà virtuale ricostruiranno i momenti salienti della storia della Cupola, il cui recupero è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, IREN e Performance in Lighting.

[Immagine in apertura: photo by  Marco Enrico Giacomelli per Artribune]