Accompagnata dalla mostra-evento "Tadeusz Kantor: crepino gli artisti", in omaggio al regista, teorico, pittore e scenografo scomparso nel 1990, la kermesse vicentina propone un calendario di grandi spettacoli teatrali, con un'incursione anche nella danza e nella performing art. Fino al 27 ottobre prossimo.
Con Conversazioni 2018 – 71° Ciclo di Spettacoli Classici la straordinaria cornice architettonica del Teatro Olimpico di Vicenza torna ad aprirsi al teatro classico, accogliendo per oltre un mese una selezione di spettacolo di alto livello.
L’edizione 2018 conclude il percorso triennale di curatela affidato al team di Franco Laera – con Adriana Vianello e Virginia Forlani: un progetto sviluppato secondo una dichiarata struttura tripartitica. Sono state intatti tre le linee guida annunciate da Laera, in occasione del debutto: “Leggere i testi classici come lievito per la creazione contemporanea, apertura ad una idea di teatro basata sul crossover di molteplici linguaggi espressivi, coinvolgimento di artisti di rilievo internazionale insieme ai giovani e alle forze creative del territorio”. In linea con questi intenti, dunque, la programmazione di quest’anno include spettacoli “che danno spazio sia alle forme originarie del teatro musicale che alla creazione contemporanea affidata a due delle realtà più vive del territorio“.
Ad aprire Conversazioni 2018 – la sera del 22 settembre, con replica il 23 alle 18.30 – è Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, su libretto di Giacomo Badoaro. A vestire i panni di Ulisse sarà Furio Zanasi, affiancato dall’ensemble Il Teatro Armonico, con la direzione di Margherita Dalla Vecchia e la lettura scenica di Deda Cristina Colonna.
Un’attenzione specifica, inoltre, va riservata all’attesissimo Oedipus, nuova produzione del regista americano Robert Wilson. Esito di un lavoro in corso da oltre due anni, è stata concepita in modo specifico per il Teatro Olimpico e sarà in scena dal 4 al 6 ottobre – alle 20.30 – e il 7 ottobre alle 18.30.
[Immagine in apertura: Oedipus, da Oidípūs týrannos di Sofocle; ideazione, spazio, disegno luci e regia Robert Wilson. Photo © Lucie Jansch]