Ambientata a Città del Messico negli anni Settanta, si aggiudica il titolo di miglior film a Venezia la storia di una famiglia medio-borghese cui si intreccia quella familiare e personale della sua tata e domestica, Cleo, protagonista indiscussa del film di Cuarón. Miglior regista Jacques Audiard, mentre Willem Dafoe e Olivia Colman vincono la Coppa Volpi.
Sin dalla sua proiezione aveva convinto pubblico e critica: dato per favorito, il film Roma diretto da Alfonso Cuarón (nell’immagine in apertura con i suoi figli) non ha smentito i pronostici, vincendo l’ambito Leone d’Oro al miglior lungometraggio della Selezione Ufficiale per la 75. Mostra del Cinema di Venezia.
A dispetto di quanto si è portati a pensare di primo acchito, Roma non è ambientato nella Capitale italiana: scenario della storia diretta da Cuarón è un omonimo quartiere di Città del Messico, attraversato da tensioni sociali che spesso sfociano in violenza. Pur concentrandosi sulla storia di una famiglia medio-borghese, il regista si pone l’obiettivo di raccontare la Storia di tutto un Paese, diviso da questioni di ceto sociale (la protagonista è Cleo, la domestica tuttofare che di fatto tiene assieme il nucleo familiare, accudendo tutti) e di etnia (Cleo è di origine india, mentre i “padroni” discendono dai Conquistadores spagnoli).
Il Leone d’Argento – Premio per la migliore regia è stato assegnato a Jacques Audiard, che ha diretto The Sisters Brothers.
Nessun premio è andato agli italiani, motivo per cui c’è da andare ancora più fieri della Menzione speciale che si è aggiudicato il documentario 1938, Diversi, come avevamo già annunciato.
Sul fronte della recitazione, la Coppa Volpi è andata a Olivia Colman per la sua intepretazione di The Favourite, per la regia di Yorgos Lanthimos. Miglior attore maschile, anch’egli premiato con lo stesso riconoscimento, è stato giudicato Willem Dafoe (nella foto sotto), che ha dato il proprio volto al Vincent van Gogh di At Eternity’s Gate dell’artista Julian Schnabel.
Tra i riconoscimenti più importanti, merita di essere ricordato anche il premio per la migliore sceneggiatura a The Ballad of Busters Scruggs, film western a episodi scritto e diretto dai fratelli Joel ed Ethan Coen.
Il Premio Speciale della Giuria (presieduta da Guillermo Del Toro, vincitore della scorsa edizione del festival veneziano) è andato a The Nightingale, diretto dall’unica cineasta donna presente in concorso, l’australiana Jennifer Kent; per l’interpretazione nella stessa pellicola, l’attore aborigeno Baykali Ganambarr ha vinto il Premio Marcello Mastroianni, assegnato a un giovane interprete emergente.
Leone d’Oro per il Migliore Film: Roma
Leone d’Argento Gran premio della giuria: The Favourite
Leone d’Argento Premio per la Migliore regia: Jacques Audiard (The Sisters Brothers)
Coppa Volpi alla Migliore attrice: Olivia Colman (The Favourite)
Coppa Volpi al Migliore attore: Willem Dafoe (At Eternity’s Gate)
Premio per la Migliore Sceneggiatura: The Ballad of Busters Scruggs
Premio Speciale della Giuria: The Nightingale
Premio Marcello Mastroianni: Baykali Ganambarr (The Nightingale)
Orizzonti Migliore Film: Kraben Rahu
Orizzonti Premio Speciale: Anos
Orizzonti Migliore Regista: Emir Baigazin (Ozen)
Orizzonti Migliore interprete Femminile: Natalya Kudryashowa (The Man Who Surprised Everyone)
Orizzonti Migliore interprete Maschile: Kais Nashif (Tel Aviv on Fire)
Orizzonti Migliore Sceneggiatura: Pema Tseden (Jinpa)
Orizzonti Migliore Cortometraggi: Kado
Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis (sezione Orizzonti): The Day I lost my Shadow
Venice Virtual Reality Best VR: Spheres
Venice Virtual Reality Best VR Experience: Buddy VR
Venice Virtual Reality Best VR Story: L’ile des morts
Venezia Classici Migliore Restauro: La Notte di San Lorenzo
Venezia Classici Migliore Documentario: The Great Buster: A Celebration
[Immagini: photos by Irene Fanizza per Artribune]