Il Meadows Museum ha da poco alzato il sipario su un'esposizione suggestiva, dedicata per la prima volta ai dipinti in piccolo formato realizzati da Salvador Dalí fra il 1929 e il 1936.
Famoso in tutto il mondo per le atmosfere oniriche e surreali che rendono così riconoscibile il suo linguaggio pittorico, Salvador Dalí è al centro di Dalí: Poetics of the Small, 1929 – 1936, la mostra allestita al Meadows Museum di Dallas fino al 9 dicembre. Come sottolinea il titolo, la rassegna si concentra sulla produzione pittorica in piccolo formato dell’artista novecentesco, prendendo in esame un importate capitolo della sua storia creativa.
Per la prima volta una mostra focalizza lo sguardo del pubblico su questa categoria di opere all’interno del corpus di lavori realizzati dal pittore spagnolo, individuando nell’acquisizione da parte del museo americano, quattro anni fa, di The Fish Man (L’homme poisson) del 1930, il punto di partenza per una ricerca estesa al periodo compreso fra il 1929 e il 1936.
Circa la metà delle 200 opere firmate dall’artista in quest’arco temporale, infatti, sono ascrivibili al piccolo formato, rivelando dunque una predilezione da parte di Dalí nei confronti di tale supporto. A finire sotto i riflettori sono i probabili modelli che influenzarono le scelte dell’artista ‒ dal lavoro di Johannes Vermeer alla fotografia al fotomontaggio ‒, ben testimoniati dai dipinti esposti.
La mostra include anche l’analisi tecnica di una selezione di opere, studiate da Claire Barry, director of conservation al Kimbell Art Museum, che amplia i confini della ricerca avviata su The Fish Man (L’homme poisson). Un focus dettagliato, che approfondisce il legame fra la poetica di Dalí e il piccolo formato di numerosi suoi dipinti.
[Immagine in apertura: Salvador Dalí, Portrait of Madame Ducas, dettaglio, 1935 © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, (ARS), 2018. Private Collection]