L’artista belga ha appena inaugurato a Milano una mostra suggestiva, che combina due fra le sue passioni più grandi: i castelli e quel particolare momento di confine fra la notte e il giorno.
Si intitola I Castelli nell’Ora Blu la prima mostra personale milanese di Jan Fabre, allestita presso la galleria Building, la basilica di Sant’Eustorgio e la Cappella Portinari fino al 22 dicembre. Un evento dallo spiccato carico di suggestione, che accende i riflettori su due temi ricorrenti nella poetica di Fabre, l’amore per i castelli e un particolare interesse verso l’Ora Blu, teorizzata dall’entomologo Jean-Henri Fabre.
Con “Ora Blu” si intende quel momento che separa la notte dal giorno, in cui gli animali notturni stanno per addormentarsi e quelli diurni sono in procinto di svegliarsi, riassumendo un principio di metamorfosi assoluta, ben radicato nella riflessione creativa di Jan Fabre sin dagli esordi. I lavori in mostra presso Building sono datati a partire dagli anni Ottanta e molti di essi sono esposti in anteprima assoluta, poiché appartengono alla raccolta privata dell’artista.
Disegni, collage, opere fotografiche e filmiche sono solo alcuni dei lavori che animano la mostra milanese, gettando nuova luce sugli interventi realizzati da Fabre servendosi dell’inchiostro di penne bic blu, vero protagonista dei disegni destinati alle facciate di castelli sparsi per il mondo. Ne è un esempio quello di Tivoli, a Mechelen, completamente ricoperto da Fabre con disegni lasciati liberi di trasformarsi una volta esposti al tempo e alle intemperie.
“Voglio che i miei spettatori siano in grado di abbandonarsi all’esperienza fisica dell’annegamento nel mare apparentemente calmo dei miei disegni con la bic blu”, scriveva l’artista nel 1988, e questa sensazione irradia anche dalla mostra meneghina, che trova un’affascinante propaggine nella basilica di Sant’Eustorgio e nella Cappella Portinari, ospiti di interventi site-specific in grado di restituire il linguaggio creativo di un “cavaliere della disperazione e guerriero della bellezza”, come Fabre definisce se stesso.
[Immagine in apertura: Jan Fabre, Installation view alla Basilica di Sant’Eustorgio, I Castelli nell’Ora Blu, 2018. Photo by Attilio Maranzano, Curtesy Building]