Dopo più di cinque decenni di assenza, il pittore olandese torna protagonista di una retrospettiva in Danimarca. La selezione di dipinti e disegni esamina, in particolare, la sua relazione con i temi spirituali e il legame con la Natura.
È l’Arken Museum for Moderne Kunst di Ishøj, a circa 20 chilometri di distanza da Copenaghen, ad accogliere una mostra lungamente attesa. Dopo un’assenza di oltre 50 anni, infatti, la Danimarca torna a ospitare una monografica dedicata a Vincent van Gogh. Il museo danese ripercorre la produzione del celebre artista olandese esponendo un corpus di opere composto da 28 dipinti e 11 disegni.
L’itinerario espositivo indaga una pluralità di temi: dalla ricerca della spiritualità, intesa anche come modalità per tentare di arginare i tormenti interiori, alla relazione con la natura, colta non solo nelle sue forme spontanee, fino “all’ibridazione” tra questi due ambiti.
Come noto, il bisogno di trovare “riparo” e sicurezze nella religiosità acquisì in van Gogh la forma di un autentico fervore. La sua vicenda biografica ricorda come a partire dal 1880 ‒esattamente dieci anni prima della scomparsa, avvenuta per sua stessa scelta ad appena 37 anni ‒ l’artista destinò un crescente interesse alla rappresentazione di campi di grano, di ulivi, di coltivatori all’opera. Osservare questo tipo di contesti divenne una modalità per cercare ‒ e fissare sulla superficie bidimensionale della tela ‒ il bisogno di individuare la presenza del divino nella natura.
Il risultato, attestato anche dalla rassegna danese, furono opere intense e dal tratto riconoscibile. In quella che sarebbe stata la fase finale della sua vita e della sua produzione artistica, van Gogh riuscì a sviluppare e perfezionare un linguaggio visivo originale, adatto a esprimere il suo personale approccio ai temi spirituali. Si tratta di lavori che, per la loro capacità di offrire una lettura introspettiva dell’artista e di presentare condizioni e stati d’animo comuni a tutto il genere umano, finiscono per anticipare alcune tendenze destinate ad affermarsi nel corso del Novecento.
Organizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo, la mostra resterà aperta fino al 20 gennaio 2019.
[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, The sower, 1888. Coll. Kröller-Müller Museum, Otterlo]