La Casa dei Tre Oci si prepara a ospitare la più completa retrospettiva dedicata dall’Italia a uno dei fotografi simbolo del secolo scorso. Includendo anche una serie di scatti inediti.
Conto alla rovescia per l’inaugurazione di Willy Ronis. Fotografie 1934-1998, la rassegna che, dal 6 settembre al 6 gennaio 2019, animerà i suggestivi ambienti della Casa dei Tre Oci sull’isola della Giudecca, a Venezia.
Curata da a Matthieu Rivallin, coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, la mostra si configura come la più ampia retrospettiva allestita in Italia dedicata all’epopea fotografica di Willy Ronis, autore che si inscrive nel solco della corrente umanista francese insieme a maestri del calibro di Cartier-Bresson, Doisneau e Brassaï.
L’interesse verso la condizione umana e i gesti semplici della quotidianità caratterizza l’approccio di Ronis al medium fotografico, usato dall’autore per costruire una galleria di micro-racconti che prendono le mosse dalla vita di tutti i giorni. Dalle immagini di Ronis emerge anche il desiderio di documentare le lotte quotidiane per la sopravvivenza (a cominciare da quelle operaia), restituendo così una prospettiva a tutto tondo sull’umanità.
La mostra veneziana riunisce 120 immagini vintage, tra le quali una decina di scatti inediti realizzati a Venezia, oltre a preziosi documenti, lettere e libri mai esposti in precedenza.
[Immagine in apertura: Willy Ronis, Fondamente Nuove, Venise, 1959 Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine /Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis]