Accompagnata da iniziative che celebrano le arti e la cultura del Giappone, tra lezioni di cucina e proiezioni dei film d'animazione dello Studio Ghibli, la nuova mostra del Louvre Abu Dhabi prende in esame le relazioni tra il Paese del Sol Levante e l'Occidente, che dal 1835 rimase folgorato dalla scoperta di questa civiltà orientale.
Conto alla rovescia al nuovo Louvre Abu Dhabi per l’apertura di Japanese Connections: The Birth of Modern Décor, la mostra che conduce – nell’architettura unica del museo progettato dall’architetto francese Jean Nouvel – il gusto, la raffinatezza e la poesia del Paese del Sol Levante. A partire dal 6 settembre, infatti, nella consueta ottica di apertura tra Oriente e Occidente e alla ricerca di punti di contatto e connessioni tra culture distanti, innanzitutto dal punto di vista geografico, la nuova esposizione punterà ad attivare un “dialogo” tra Giappone e Francia.
L’appuntamento, con il quale inaugura la nuova stagione espositiva dell’istituzione sorta nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, è curato da Isabelle Cahn – Curatrice Generale del Musée d’Orsay – che ha selezionato una collezione di dipinti, stampe e manufatti realizzati tra il XIX e XX secolo.
La data-chiave da cui prende avvio questa “narrazione” coincide con l’evento che ha permesso di rompere lo storico isolamento tra il Giappone e l’Occidente, il 1853. In quell’anno, infatti, il commercio giapponese tornò ad aprirsi alla scena occidentale, con conseguenze che oltrepassarono il fronte strettamente economico.
Iniziò ad affermarsi un gusto estetico tipico di quest’area dell’Estremo Oriente e negli europei le produzioni artigianali locali suscitarono grande fascino e ammirazione. Neppure gli artisti rimasero indifferenti, riuscendo anzi a cogliere – e spesso “adattando” – nuove tecniche di produzione.
Nelle quattro sezioni che compongono il percorso espositivo saranno illustrate varie peculiarità dell’estetica giapponese. Tra queste, i principi formali e tecnici delle rappresentazioni ukiyo-e, come l’assenza di illusioni di tipo prospettico o l’impiego innovativo di pannelli pieghevoli a supporto di narrazione di storie e leggende.
A loro volta, le opere degli artisti europei selezionati – provenienti dalle raccolte del Louvre Abu Dhabi, del Musée d’Orsay, del Museo nazionale delle arti asiatiche – Guimet e del Musée des Arts Décoratifs (MAD) – consentiranno di comprendere le modalità con cui questi aspetti sono stati recepiti e interpretati alle nostre latitudini: dalla serie di pannelli decorativi di Odilon Redon fino ai Rolling Landscape di Marguerite Sérusier, per citare alcuni lavori esposti.
La mostra sarà accompagnata da una programma di eventi collaterali che celebra le arti e la cultura del Giappone, tra talk, il festival di due giorni Big in Japan, proiezioni di film d’animazione delle Studio Ghibli e lezioni di cucina giapponese.