Una serie di opere meno note nella produzione dell’artista ottocentesco mette in luce uno dei soggetti più affascinanti tra quelli analizzati dal pittore: la donna, in tutte le sue sfumature.
Si intitola semplicemente Corot: Women la mostra che, dal 9 settembre al 31 dicembre, animerà le sale della National Gallery of Art di Washington. Un focus sulla resa della figura femminile nella pittura di uno degli artisti chiave dell’epoca ottocentesca, vicino alle istanze impressioniste.
Noto soprattutto per i suoi paesaggi, Corot fu anche abile interprete di un universo che pone la donna al centro.
Le 44 opere esposte, dipinte fra gli anni Quaranta e Settanta dell’Ottocento, spaziano dai nudi ai soggetti in costume fino alle serie allegoriche delle modelle ritratte in studio, ponendo in evidenza uno dei filoni meno noti della ricerca creativa di Corot, che rappresentò un esempio per autori del calibro di Cézanne, Picasso e Braque.
Le figure in costume rappresentano uno dei soggetti più studiati dall’artista, che assegnò loro afflati neoclassici come nel caso di The Blonde Gascon, oppure accenni romantici ‒ ne è un esempio Young Woman in a Pink Skirt, che testimonia la maestria di Corot nell’uso del colore per restituire le tante sfumature della femminilità.
L’atelier in cui Corot lavorava, e dove presero forma buona parte delle opere in mostra oltreoceano, costituiva molto più di un “luogo” per l’artista: divenne parte integrante del suo processo creativo e della sua identità, trasformandosi in un tema ricorrente nella fase più matura della carriera.
[Immagine in apertura: Camille-Jean-Baptiste Corot, Marietta ou Odalisque Romaine, 1843. MusÈe des Beaux-Arts de la Ville de Paris, Petit Palais]