Arona si appresta ad accogliere la nuova edizione de Il Teatro sull’Acqua: tra gli spettacoli in programma anche un omaggio a Gioacchino Rossini, che ricostruisce la vicenda della presentazione della sua prima opera al San Carlo di Napoli. Proponendo un salto indietro nel tempo fino all'inizio dell'Ottocento.
Si appresta a entrare nel vivo la nuova edizione del festival Il teatro sull’acqua di Arona, che sotto la direzione artistica di Dacia Maraini si lega al tema guida Rendere possibile l’inaspettato.
Nella nota località sul Lago Maggiore, la kermesse si affida per l’apertura alla prima nazionale di Ma se mi toccano. Questa nuova produzione del festival piemontese, su testo di Maurizio de Giovanni e preludio della stessa Maraini, ricostruisce “un universo grottesco, un’umanità sgangherata e truculenta“: si tratta del mondo complesso che ruotava attorno al genio pesarese di Gioacchino Rossini.
Diretto da Hervè Ducroux, con la direzione musicale di Matteo Beltrami del teatro Coccia di Novara, lo spettacolo “riduce le distanze” tra il Lago Maggiore e il Golfo di Napoli, riportando il tempo indietro fino agli inizi dell’Ottocento. Nell’affascinante cornice lacustre, a rivivere nell’interpretazione offerta da Edoardo Siravo è Rossini stesso. Spronato dalla scrittrice, evoca la Napoli del “suo” San Carlo che prende progressivamente forma, materializzandosi, dal Porto Antico di Arona. Tra audizioni, scenografie in progress, voci popolari legate alle quotidianità partenopea e alle maestranze teatrali, a emergere dalle acque è “tutta la vitalità del Teatro in quel popolo indaffarato e affascinato dalla Musica. Il Teatro nel teatro, il teatro tra la gente e con la gente“.
Dopo il debutto, Ma se mi toccano sarà in replica anche il 6, 7 e 8 settembre. Ulteriori spettacoli teatrali e ospiti d’eccezione animeranno tutte le giornate de Il teatro sull’acqua.
[Immagine in apertura: La messa in scena dello spettacolo Bakunin, durante l’edizione 2014 de Il teatro sull’acqua ad Arona]