Diretto da Heather Lenz, il documentario "Kusama - Infinity" debutta nei cinema statunitensi questo weekend. L'opera intreccia storia personale e professionale dell'artista giapponese dei record, ripercorrendo gli esordi non facili della sua carriera e sottolineando la determinazione di un'autrice protagonista, negli ultimi anni, di mostre promosse dai principali musei internazionali.
A quasi un anno di distanza dall’apertura del suo museo personale a Tokyo, inaugurato dalla mostra di apertura Creation Is a Solitary Pursuit, Love Is What Brings You Closer to Art, per Yayoi Kusama è tempo di un nuovo importante riconoscimento.
Oggi, 7 settembre, esce infatti nelle sale cinematografiche statunitensi Kusama – Infinity, il documentario che ricostruire la vicenda biografia e professionale di una delle artiste più amate della scena contemporanea globale.
Con una carriera estesa oltre sei decenni e installazioni “da record”, come le visitatissime Infinity Mirrored Rooms in grado di attirare un pubblico di tutte le età su scala mondiale, l’autrice ha conquistato con fatica il ruolo che oggi detiene.
Come metterà in evidenza anche l’opera diretta dalla regista Heather Lenz, che è rimasta fortemente impressionata dall’universo creativo e il linguaggio di Kusama negli anni Novanta, durante gli studi universitari, l’artista giapponese – classe 1929 – proviene da una famiglia che scoraggiava la sua creatività. Tuttavia, nonostante le difficoltà iniziali, il trauma di crescere in Giappone nel corso della seconda guerra mondiale e i problemi connessi con la sua malattia mentale, l’artista è riuscita a seguire con ostinazione e coraggio i suoi obiettivi, tracciando un percorso autonomo: la sua produzione è vasta e abbraccia tutte le discipline artistiche, dalla pittura alla scultura; dalle installazioni alle performance art, fino alla letteratura e alla poesia.
Esito di oltre un decennio di attività di Lenz, che è anche produttrice dell’opera,- Kusama – Infinity intreccia dunque vita privata e pubblica, ricerca artistica e storia personale di una protagonista assoluta del Novecento e della nostra epoca.