Il Palais de Tokyo dà “carta bianca” a Tomás Saraceno

15 Ottobre 2018


Dopo Phillipe Parreno, Tino Sehgal e Camille Henrot, è Tomás Saraceno il protagonista della quarta edizione del format espositivo Carte Blanche. Il ciclo, ospitato e promosso dal Palais de Tokyo di Parigi, concede di volta in volta all’artista invitato di misurarsi con gli spazi dell’istituzione francese in assoluta libertà, “modellandoli” a proprio piacimento.
Noto su scala globale per le sue installazioni visionarie e sorprendenti, aperte alla sperimentazione da parte del pubblico e capaci di stimolare nuove visioni della dimensione architettonica canonica, l’autore argentino ha concepito per l’occasione On Air. A partire dal 17 ottobre prossimo, l’intervento sarà associato a una selezione delle sue opere principali e ad alcune nuove produzioni e trasformerà la visita al Palais de Tokyo “in un’esperienza sensoriale unica“.

Concepita nella forma di una “jam session cosmica” grazie a workshop, concerti e dibattiti pubblici che animeranno – regolarmente e per l’intero periodo di apertura – l’appuntamento espositivo, On Air è il risultato del lavoro collaborativo di istituzioni scientifiche, gruppi di ricerca, attivisti, comunità locali, musicisti, filosofi e “fenomeni celesti”. Tutti questi soggetti, insieme ai visitatori, potranno essere  considerati come “co-protagonisti”, ovvero figure partecipi dell’evoluzione della mostra.

All’interno dei 13mila metri quadrati disponibili, Saraceno proporrà un’affascinante esperienza sensoriale, attraverso la costruzione di un “ecosistema” a metà strada tra Terra e universo. Scandita da una grande quantità di presenze animate e inanimate, nonché ritmata da fenomeni che conviveranno al suo interno, l’installazione sarà “come un insieme, rivelando la forza delle varie entità che fluttuano nell’aria e il modo in cui interagiscono con noi: dalla CO2 alla polvere cosmica, fino alle onde radio. Così, quando il respiro diventa aria, le storie invisibili che compongono la natura di cui siamo parte ci invitano a reimpostare poeticamente il nostro modo di abitare il mondo e di essere umani.

On Air, che resterà aperta fino al 6 gennaio prossimo, costituisce il più grande progetto espositivo al quale l’artista ha fin qui lavorato; sarà quotidianamente arricchito da “un coro di voci umane e non umane“. In tre date speciali – 26 ottobre; 23 novembre; 14 dicembre – si terranno speciali simposi, ai quali prenderanno parte ricercatori, attivisti e artisti. Tra i temi affrontati, le sfide globali legate nell’epoca dell’Antropocene: del resto, anche il progetto On Air intende a suo modo attivare una riflessione sull’impatto delle attività umana nell’ecosistema ed è parte integrante di Aerocene.