Esclusivamente nelle giornate del 22, 23 e 24 ottobre, in una selezione di sale italiane, sarà possibile assistere alla proiezione del film-evento che ricostruisce la vicenda umana e artistica di Egon Schiele e Gustav Klimt. A cento anni dalla scomparsa dei due artisti austriaci.
Dopo Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità, protagonista nelle sale cinematografiche italiane dal 24 al 26 settembre scorsi, la stagione 2018 de La grande arte al cinema prosegue con un’opera altrettanto imperdibile. Si appresta infatti ad arrivare in una selezione di cinema nazionali – in anteprima – il film evento Klimt e Schiele. Eros e Psiche, per il quale è successivamente prevista l’uscita internazionale in 50 Paesi.
Scritto da Arianna Marelli e diretto da Michele Mally – prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, con il sostegno di Intesa Sanpaolo – il film ricorre alla voce dell’attore Lorenzo Richelmy per ricostruire un’epoca di grande vigore per l’arte austriaca, esattamente a 100 anni dalla scomparsa di due degli autori che ne furono protagonisti.
Scomparsi entrambi nel 1918, quando ormai l’impero austro-ungarico si apprestava alla disgregazione, Klimt e Schiele vengono raccontati agli spettatori dei giorni nostri medianti i capolavori che li hanno resi così noti su scala globale.
La visione dell’opera, infatti, consentirà di addentrarsi tra le sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches Museum, del Leopold Museum, del Sigmund Freud Museum e del Wien Museum, riportando in vita l’atmosfera della Vienna conosciuta dai due artisti. Nonostante le vicissitudini biografiche, entrambi furono testimoni di un “momento magico” per arte, letteratura e musica; una fase nel corso della quale nuove idee iniziarono a circolare, caratterizzata della diffusione delle conoscenze di Freud sui moti della psiche, contenute nel celeberrimo L’interpretazione dei sogni, e dall’avvio delle rivendicazioni femminili per la parità dei sessi.
Molte le voci che accompagneranno gli spettatori in questo viaggio nel tempo e nella storia dell’arte e della società europea, con una pluralità di contributi specialistici scelti per ricostruire con esattezza la scena viennese tra Ottocento e Novecento. Sarà l’attrice e modella Lily Cole, attraverso alcune letture proposte nel documentario, a dare voce a figure chiave di quella stagione, passando il testimone alle interviste rilasciate da importanti studiosi internazionali: dal Nobel per la medicina e neuroscienziato Eric Kandel, che svelerà le connessioni tra inconscio, mente e creatività, agli storici dell’arte Alfred Weidinger e Jane Kallir che racconteranno Klimt, Schiele e gli autori coevi, ponendo l’accento sull’attualità della loro produzione.
A novembre e dicembre, infine, La grande arte al cinema porterà sugli schermi altri due film evento: Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce (in programmazione il 26, 27, 28 novembre) e L’uomo che rubò Banksy, nelle sale l’11 e il 12 dicembre.