La Grande Mela rende omaggio all’artista americano con una retrospettiva in due sedi, incentrata sulle tante sfumature e sui molteplici linguaggi che animano la creatività di Bruce Nauman.
Il Museum of Modern Art e il MoMA PS1 uniscono le forze, per dar vita alla grande rassegna espositiva in arrivo nelle due sedi newyorkesi il 21 ottobre. Allestita rispettivamente fino al 18 e al 25 febbraio 2019, Bruce Nauman: Disappearing Acts riunisce un totale di 165 opere per narrare la complessa e affascinante vicenda creativa dell’artista americano, classe 1941.
Dal disegno alla performance, dalla fotografia alle installazioni al neon, dal video alla scultura: sono davvero molte le tecniche sperimentate da Nauman nell’arco della sua carriera. Senza dimenticare il talento nella realizzazione di interventi su ampia scala, come testimoniato dai lavori presentati in entrambe le sedi museali della Grande Mela.
Complementare all’altro, ciascun capitolo della rassegna newyorkese prende le mosse dalle peculiarità degli ambienti che lo ospitano.
Le architetture “flessibili” del sesto piano del Museum of Modern Art fanno da cornice ideale alle opere più poderose di Nauman, spaziando dalle prime sculture a misura del suo corpo alle installazioni che coinvolgono il pubblico in maniera diretta.
Gli ambienti del MoMA PS1, invece, accolgono 115 opere organizzate attorno ai nuclei tematici ricorrenti nella poetica di Nauman e declinati dall’artista nell’arco della sua carriera alternando la rivisitazione di aspetti approfonditi in passato e l’emergere di nuovi input.
[Immagine in apertura: Bruce Nauman, Myself as a Marble Fountain, 1967, Emanuel Hoffmann Foundation, on permanent loan to the Öffentliche Kunstsammlung Basel © 2018 Bruce Nauman/Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Kunstmuseum Basel, Martin P. Bühler]