La mostra allestita al Grand Palais rende omaggio al periodo di splendore, artistico ed economico, vissuto da Venezia nel Settecento. Evocandone peculiarità e protagonisti, da Tiepolo a Goldoni.
Si intitola Éblouissante Venise. Venise, les arts et l’Europe au XVIIIe siècle la mostra che, fino al 21 gennaio 2019, animerà il Grand Palais parigino, puntando i riflettori su un capitolo chiave della storia veneziana. Al centro della scena c’è la rievocazione della vita della Serenissima nel Settecento, all’apice del suo splendore, tanto nel campo delle arti quanto in ambito economico.
Piazzetta, Tiepolo, Canaletto, Corradini e Brustolon sono solo alcuni degli artisti che rendevano il panorama creativo lagunare uno dei più invidiati al mondo e che, insieme a colleghi del calibro di Rosalba Carriera, Pellegrini, Marco e Sebastiano Ricci, Bellotto, fecero conoscere lo stile veneziano in tutta Europa, riscuotendo l’interesse di mecenati e collezionisti.
La mostra parigina fa immergere il pubblico nel clima culturale di allora, fra arte, musica, teatro, fasti carnevaleschi e figure in maschera, ben presenti, ad esempio, nei dipinti di Pietro Longhi o nelle commedie di Carlo Goldoni. Un clima vitale e denso di stimoli, messo via via a repentaglio da stravolgimenti politici ed economici che portarono alla fine della Serenissima nel 1797.
Eppure il ricordo dell’epoca resta scolpito nella storia veneziana e non, come dimostrato dalla rassegna parigina, che ricrea le irripetibili atmosfere di un’era particolarmente fervida.
[Immagine in apertura: Giandomenico Tiepolo, Scena di carnevale, o minuetto, 1754-55 ca]