Per l'influente artista di origini tedesche è tempo di una nuova grande mostra in Irlanda. In occasione di "Rebuilding the Future", il fotografo - che però non disdegna altri media - presenta in anteprima "I Want to Make a Film", un nuovo sound work dalle potenzialità immersive.
21 anni dopo la prima esposizione, Wolfgang Tillmans è di nuovo protagonista di un progetto espositivo all’IMMA – Museum of Modern Art Ireland di Dublino. Per l’artista tedesco classe 1968, tra i fotografi più affermati e noti della sua generazione, è infatti tempo di presentare una sorta di “bilancio” della sua produzione. Dal titolo Rebuilding the Future, la nuova mostra riunisce oltre 100 opere per offrire un’immersione nel modo unico di lavorare di Tillmans.
Appena inaugurata all’IMMA, l’esposizione arriva a tre anni di distanza da What We Call Love: From Surrealism to Now, prima personale dell’autore in Irlanda, dopo la già citata esperienza del 1997, quando venne selezionato per una collettiva che puntava a fare luce sulle più promettenti voci della scena contemporanea di allora.
Da qual momento, per Tillmans molto è cambiato, non solo perché l’attenzione sulle sue opere è stata tale da rendere le rassegne dedicate alla sua produzione sempre più frequenti, con il coinvolgimento di alcune delle più autorevoli istituzioni culturali e museali del mondo: dalla Fondation Beyeler, di Riehen in Svizzera, alla Tate Modern di Londra; dal Museo Nazionale di Arte Moderna di Osaka, in Giappone, al Metropolitan Museum of Art di New York, passando per l’Ermitage di San Pietroburgo e la 14a Biennale Internazionale di Architettura diretta da Rem Koolhaas, per citarne aclune. Wolfgang Tillmans negli ultimi due decenni si è aggiudicato anche numerosi premi, tra cui il Turner Prize 2000, il Cultural award of the German Society for Photography , nel 2009, l’Hasselblad Foundation International Award, nel 2015, e Goslar Kaiserring Award, ricevuto quest’anno.
Visitabile fino al 17 febbraio prossimo, Rebuilding the Future condensa in un’unica sede espositiva tutta la carriera dell’autore, ricorrendo a una pluralità di formati e installazioni, che entrano in relazione diretta con gli spazi fisici e con l’atmosfera del museo irlandese. Perseguendo l’obiettivo di restituire la complessità del lavoro di Tillmans, attivo oltre che nella fotografia anche attraverso altri media, il percorso espositivo include opere su carta realizzate con e senza fotocamera, interventi sonori, immagini in movimento, installazioni, oltre alla sua prolifica produzione di libri, cataloghi e editoriali di riviste.
La recente “passione” per la produzione musicale, infine, è documentata in mostra da I Want to Make a Film (2018), lavoro mostrato in questa occasione per la prima volta.
[Immagine in apertura: Wolfgang Tillmans – Rebuilding the Future, exhibition view presso IMMA – Irish Museum of Modern Art. Fonte: Facebook, fanpage IMMA – Irish Museum of Modern Art]