Quali divergenze si possono individuare tra Dada e Surrealismo? Quali i punti di contatto? Tra sogno e nichilismo, tra pittura e rari documenti storici, la mostra inaugurata nei giorni scorsi alla Fondazione Ferrero di Alba svela al pubblico italiano preziose opere provenienti dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. Dalì, de Chirico, Delvaux, Picabia, Man Ray, Miró e Duchamp sono tra i protagonisti.
Arrivano dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam – e, in larga parte, non sono mai state presentate in Italia prima d’ora – le opere esposte alla Fondazione Ferrero, ad Alba, fino al 25 febbraio 2019.
Curata da Marco Vallora, la mostra inaugurata nei giorni scorsi prende in esame il “territorio di confine” tra la poetica nichilista del movimento Dada e la dimensione “più propositiva” e onirica che fu propria al Surrealismo. Concetti come il caso, la bruttezza estetica, il sogno, l’inconscio, la relazione con le opere antiche, il legame con l’ideologia vengono declinati per analizzare il passaggio da una condizione di “esaltazione” del nulla e di rifiuto dell’arte propriamente detta verso un nuovo inizio, nel quale il sogno, la libertà, ma anche il desiderio di penetrare nell’inconscio si fanno strada.
Articolata secondo nove sezioni tematiche, Dal nulla al sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen si qualifica come “un’esposizione profondamente ragionata ed articolata (…) unica nel suo genere si distinguerà da quelle precedenti, in quanto includerà anche libri, poesie e riviste, tutti legati ai due movimenti, unitamente a opere pittoriche e scultoree innovative e spesso rivoluzionarie, altamente evocative e di grande rilevanza storica”, afferma il curatore Vallora.
Dall’istituzione olandese, che entro il 2021 si doterà di un grande deposito progettato dal noto studio di architettura MVRDV e concepito per essere aperto al pubblico, sono stati infatti concessi importanti lavori di Man Ray, Arp, Francis Picabia, Salvador Dalí, Yves Tanguy, Victor Brauner, Hans Bellmer, noto per le sue bambole sadomasochiste, Claude Cahun e del “poeta-artigiano” Joseph Cornell.
Complessivamente la collezione surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen comprende oltre 125 dipinti e sculture e una serie di libri e pubblicazioni rare: tra queste, alcune saranno eccezionalmente visibili ad Asti. Si tratta di documenti rarissimi, provenienti dai caveaux insondati della biblioteca del Museo, di fotografie, calendari, cartoline, volumi illustrati, riviste storiche con copertine di grande impatto grafico, firmate da artisti come Duchamp, Masson, Picasso ed Ernst.
Tra le opere iconiche visibili negli spazi della Fondazione Ferrero si segnalano La reproduction interdite, celebre ritratto sdoppiato allo specchio del collezionista britannico Edward James eseguito da René Magritte; le tre versioni diverse delle Boîtes di Marcel Duchamp – La boîte verte, La boîte-en-valise, À l’infinitif – e lo scenografico trittico Paesaggio con fanciulla che salta la corda di Salvador Dalì.
[Immagine in apertura: Salvador Dalí, Landscape with a Girl Skipping Rope, 1936 Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, photo Studio Tromp © Salvador Dalí, Fundacio Gala Salvador Dalí, by SIAE 2018]