Due monumentali automi dall'aspetto mostruoso si aggiravano durante il weekend per le strade di Tolosa. Il motivo? Niente di preoccupante, anzi: è l'ultima produzione teatrale della compagnia francese La Machine.
Lui si chiama Astérion, lei Ariane – Arianna, per gli italiani – e sono giunti lo scorso giovedì a Tolosa, la “città rosa” nel sud della Francia. Per passarvi un weekend, sì, ma non da turisti. Perché stiamo parlando di due giganteschi automi, che la straordinaria mente creativa di François Delarozière, direttore artistico della compagnia La Machine, ha concepito per reinterpretare il celebre mito greco di Arianna e del Minotauro, che la leggenda vuole vivesse nel centro del Labirinto di Cnosso a Creta.
Difatti, Astérion ha le fattezze di un monumentale Minotauro, dal corpo umano ma con la testa di un toro; per associazione con il famoso “filo” con cui Arianna guidò Teseo fuori dal Labirinto, però, la protagonista femminile del racconto ha le sembianze di un ragno.
La compagnia La Machine non è nuova a questo genere di “visite” in grandi città del mondo: in passato, hanno portato a Pechino un dragone, un altro ragno meccanico a Liverpool, mentre l’anno scorso le stesse straordinarie creazioni hanno fatto tappa a Ottawa.
Gli automi di Tolosa erano il pezzo forte dello spettacolo di strada intitolato Il Guardiano del Tempio che, stando alle dichiarazioni del direttore Delarozière, aveva come obiettivo quello di rendere l’intera città un palcoscenico, rendendo gli stessi cittadini parte attiva dell’opera.
Difficile in effetti non lasciarsi coinvolgere da un simile evento. Il Minotauro, infatti, si è prima aggirato per le strade di Tolosa nel corso della sera di giovedì 1 novembre, per poi “addormentarsi” nella piazza di fronte al Municipio. Il suo arrivo – il primo atto dell’opera teatrale – è stato accompagnato da attori, musicisti e cantanti lirici.
L’atto secondo dello spettacolo ha avuto inizio l’indomani: venerdì mattina, Astérion si svegliava per riprendere il suo cammino per Tolosa, mentre nel corso della serata “si risvegliava” anche Ariane, collocandosi in bilico sul tetto dell’iconico Hôtel-Dieu Saint-Jacques.
La performance è proseguita fino a questa domenica, richiamando un pubblico fatto non solo di residenti ma anche turisti, per una stima di almeno 300mila persone coinvolte in questa collettiva, bizzarra pièce teatrale.
[Immagine in apertura: fonte Facebook – fanpage La Machine]