Dalle sperimentazioni degli anni Dieci del Novecento alle commedie entrate nell'immaginario collettivo con Pozzetto o Celentano come protagonisti, fino alle più recenti produzioni: ripercorre tutta la storia che lega Milano alla settima arte, la nuova mostra ospitata negli spazi di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine.
A Milano, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine torna ad aprire le proprie porte a un progetto espositivo che promette di gettare nuova luce su una delle tante storie del capoluogo lombardo. A partire dall’8 novembre, la mostra Milano e il cinema prende infatti in esame il rapporto tra la città e la settima arte, inserendosi nel novero delle iniziative comprese nel percorso avviato nel 2013 con Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti e proseguito nel 2015 con Milano, città d’acqua; con Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione nel 2016, e, lo scorso anno, con Milano e la mala.
Il racconto dei tanti volti di Milano prosegue questa volta con un progetto – curato da Stefano Galli – che intende sondare in profondità lo sviluppo dell’industria cinematografica, prendendo in esame sia quanto avvenuto prima che il regime fascista concentrasse le grandi produzioni cinematografiche a Cinecittà, facendo dunque gravitare questa attività principalmente nella Capitale, sia la stagione avviata negli anni Sessanta.
A questa “epoca d’oro” si fa infatti risalire la riscoperta del “fare cinema” a Milano, con produzioni entrate di diritto nell’immaginario collettivo, trainate da artisti come Renato Pozzetto, Adriano Celentano, Diego Abatantuono, Aldo, Giovanni e Giacomo e altri ancora.
Lungo il percorso espositivo, fotografie, manifesti, locandine, contributi video e memorabilia riannodano i fili della memoria, restituendo alle sperimentazioni condotte in città negli anni Dieci del Novecento il dovuto rilievo. Al successivo decentramento dell’attività cinematografica, Milano seppe far fronte intorno agli anni Cinquanta-Sessanta, quando tornò a diventare il set di pellicole che affrontavano il tema della modernità e della rinascita: si trattava del luogo più consono per rappresentarla e incarnarla. Ne offrono una testimonianza pellicole come Miracolo a Milano, Rocco e i suoi fratelli, La Notte, Il posto e altre produzioni in grado di catturare la crescita e le contraddizioni di una città in evoluzione.
Più tardi, Milano divenne luogo ideale sia per opere legate al filone pubblicitario, sia per lavori dai quale emerge, ancora oggi, la sua vocazione industriale, grazie al racconto di realtà come Pirelli, Breda, Campari ed Edison.
Associata a un catalogo edizioni MilanoinMostra, Milano e il cinema sarà visitabile fino al 10 febbraio 2019.
[Immagine in apertura: Comparse che interpretano degli spazzini fotografate in Piazza del Duomo durante la lavorazione di una scena del film Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, 1951 ©ArchiviFarabola]