Accompagnata da una serie di lectures, workshop e tour, la mostra appena inaugurata al Louvre svela i tesori della collezione costituita dal marchese Campana principalmente tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta dell'Ottocento, tra cui il Sarcofago degli Sposi e la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. Fino al 18 febbraio 2019.
Con A Dream of Italy. The Marquis Campana’s Collection il Musée du Louvre di Parigi ripercorre l’affascinante vicenda di Giampietro Campana, a partire dal suo gusto collezionistico, dalla sua straordinaria raccolta di tesori e senza trascurare la sua complessa biografia.
Originario di Roma, dove nacque nel 1808, riuscì a riunire una delle più grandi collezioni di sculture ed antichità greche e romane del XIX secolo. Dimostrò inoltre uno spiccato interesse anche per la pittura e, in particolare, per gli autori italiani del XIV e XV secolo, in quel momento al di fuori delle mire dei suoi contemporanei.
La rassegna parigina a lui dedicata si focalizza sulle opere raccolte tra 1830 e 1850 e ne offre, per la prima volta dalla dispersione, avvenuta nel 1861, una ricognizione completa. Nel complesso furono oltre 12mila gli oggetti – pezzi di archeologia, dipinti, sculture e oggetti d’arte – sia antichi che moderni inclusi in questa eccezionale e diversificata collezione, unificata dall’alto livello qualitativo.
Nel percorso della mostra parigina saranno presenti più di 500 opere – tra cui capolavori come il Sarcofago degli Sposi e la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello – allo scopo di delineare il profilo di un uomo appassionato e determinato, mosso dal desiderio di poter rappresentare il patrimonio culturale italiano nella sua vastità ed eterogeneità temporale.
Un aspetto, questo, che colloca la raccolta nel più vasto ambito del Risorgimento, riconducendola a quella fase di affermazione della nazione italiana che si sviluppò nel XIX secolo.
Articolata non fu solo la raccolta, ma anche la storia personale di Campana: in seguito a un processo, venne infatti condannato per appropriazione indebita nel 1857. La sua collezione fu sequestrata e venduta dallo Stato Pontificio, per poi essere dispersa in tutta Europa. Una cospicua porzione venne acquistata nel 1861 dallo zar Alessandro II e finì per confluire proprio nelle collezioni dell’Hermitage; il resto, ulteriori 10.000 opere, venne acquistato da Napoleone III e condiviso tra il Musée du Louvre e vari musei regionali.
Questo progetto espositivo arriva a più di dieci anni di distanza dall’esperienza di Trésors antiques: bijoux de la collection Campana, mostra che dopo il debutto parigino – tra l’ottobre 2005 e il gennaio 2006 – fece tappa a Milano e a Roma.
A Dream of Italy. The Marquis Campana’s Collection costituisce invece il punto di avvio di una nuova fase collaborazione tra il Musée du Louvre e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo; la partnership tra le due autorevoli istituzioni è anche alla base di altre
attese esposizioni, tra cui Léonard de Vinci, annunciata per l’autunno 2019.