In difesa del disegno, la “Cenerentola” delle arti del Novecento

21 Novembre 2018

Museo_del Novecento_Milano_mostra_Chi_ha_paura_del_disegno

Non rinuncia a una “vena provocatoria”, sottolineata dal titolo, la mostra in apertura il prossimo 23 novembre al Museo del Novecento di Milano. Chi ha paura del disegno? Opere su carta del ‘900 italiano dalla Collezione Ramo riunisce lavori di artisti come Boccioni, Paolini, Savinio, Fontana, Melotti, Rama, Castellani, Mauri, Agnetti, Mondino, Schifano, Pascali, Boetti, Salvo, Sant’Elia, Munari per riflettere sulla mancanza di una “cultura” capace di esaltare le peculiarità e potenzialità del disegno.

Nel percorso di visita, curato da Irina Zucca Alessandrelli, viene svelato al pubblico per la prima volta il patrimonio della prestigiosa Collezione Ramo, la cui costituzione si deve all’imprenditore milanese Pino Rabolini, recentemente scomparso. Costituita da circa 600 opere, unificate dal supporto cartaceo, consente di ripercorrere la storia e le evoluzioni della produzione su carta nell’arco temporale compreso tra la nascita delle avanguardie storiche e i primi anni Novanta.
Comprende capolavori, anche inediti, di artisti conosciuti soprattutto per la produzione su tela – come Cagnaccio di San Pietro, Tancredi, Gnoli, Burri – o ancora per le sculture – Wildt, Marini, Consagra – e le installazioni con materiali poveri, come Merz, Kounellis, Anselmo e Calzolari: in molti, insomma, non hanno rinunciato a esprimersi attraverso questo supporto.

Al termine del periodo di apertura nella sede milanese – il 24 febbraio – la mostra farà tappa alla Estorick Collection di Londra; intanto, in occasione del “debutto”, viene presentato il volume Disegno Italiano del XX secolo, a cura di Irina Zucca Alessandrelli, edito da Silvana Editoriale.